di Fabio Cantarella
Sarà una mobilitazione “Senza Tregua”. E’ questo il nome scelto per la nuova campagna di raccolta firme lanciata da Fratelli d’Italia, su quattro proposte relative a materie che hanno assunto centralità nel dibattito politico. In modo particolare sono stati predisposti i moduli per la raccolta firme di due petizioni e due proposte di legge di iniziativa popolare.
A Catania l’appuntamento è per i giorni di lunedi 14, mercoledi 16 e venerdi 18 luglio, dalle ore 18 alle ore 20, nei locali del circolo FdI-A.N. Ricostruzione Etnea ubicato in via Massaua n. 5 (ang.via Rocca Romana) mentre domenica 20 luglio, dalle 18 alle 20, sarà possibile sottoscrivere le petizioni e le proposte di legge in via Etnea, di fronte la Villa Bellini.
La seconda proposta di legge è diretta invece alla tutela della famiglia consentendo l’adozione esclusivamente a coppie di sesso diverso. “Abbiamo il dovere di contrastare senza alcun indugio le azioni tese a mettere sullo stesso piano di tutela le coppie eterosessuali con quelle omosessuali con particolare riferimento al tema delle adozioni. Non serve ribadire il nostro atteggiamento favorevole alla parità rispetto ai diritti civili di ogni cittadino tuttavia riteniamo che le formule proposte dal centrosinistra preludono alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. L’attuale normativa in tema di adozione non parla di padre e madre, ma di coniugi. Tenuto conto delle trascrizioni che alcune amministrazioni comunali stanno portando avanti dei matrimoni contratti all’estero, èchiaro il tentativo di interpretare la norma sulle adozioni nel senso di consentire anche alle coppie dello stesso sesso di adottare un bambino, privandolo del diritto sacrosanto ad avere un padre e una madre. Riteniamo quindi necessario modificare l’attuale normativa specificando che i coniugi debbano essere un uomo e una donna”.
Le petizioni popolari riguardano in primis il ritiro dei nostri contingenti all’estero se non verrà risolta positivamente la questione dei Marò prigionieri in India:“La petizione sui Marò invoca una risposta forte da parte della nostra Nazione. Il ritiro graduale dei nostri contingenti fino a quando si protrarrà la prigionia dei nostri soldati. Al di là degli auspici e delle roboanti dichiarazioni, non si è registrato da parte del governo Renzi, alcun fatto realmente incisivo”.
La seconda petizione si occupa della celebrazione di elezioni primarie per la scelta dei candidati alle cariche monocratiche a tutti i livelli come condizione fondamentale per rifondare il centrodestra: “In un momento di grande confusione e divisione come quello che stiamo vivendo – conclude il comunicato – solamente la previsione di una grande stagione di partecipazione può rappresentare uno stimolo utile alla mobilitazione e fare chiarezza su cosa il popolo del centrodestra si aspetta dalla politica”.
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