“Pasquetta” scoppiettante in centro e il sindaco parla addirittura di legalità. In una città dove la legge vale solo per i poveracci
di Iena Ambulante, Marco Benanti
In una delle “capitali” dell’ illegalità di classe e di massa quale è Catania, si dà fuoco non solo alle speranze di pochi (alla maggioranza sta bene così e continua a farsi gli affari propri) ma anche ai cassonetti della spazzatura. Che, talora, non servono a niente, visto che l’immondizia viene gettata ovunque, tranne che nei cassonetti.
Da anni, anche il centro “perbene” cittadino è oggetto di simili azioni: ieri, in piena mattinata, fra corso italia e viale jonio (nella foto l’intervento dei vigili del fuoco) c’è stata una mezz’ora di “piromania postpasquale”, tanto per gradire, fra qualche sguardo attonito e taluno divertito.
E’ arrivata la “municipale” e poi i vigili del fuoco che hanno domato gli incendi. Qualcuno ha ironizzato: “siamo a Beirut?” Esagerazioni del beffardo cinismo locale. Il sindaco Stancanelli, impegnato da tempo in una lotta “senza quartiere” alle illegalità dei poveracci (quelli con reddito medio-alto sono preservati e magari “pregati” o “invitati” presto a votarlo alle elezioni) ha rilasciato la seguente dichiarazione: “è la risposta dolosa, l’ennesima purtroppo, alla nostra azione di trasparenza e legalità che portiamo avanti tra mille ostacoli rimuovendo le tante incrostazioni parassitarie che ancora resistono nella raccolta dei rifiuti a Catania, dove per decenni ha allignato il malaffare portandoci agli ultimi posti quanto a efficienza ed economicità”.
Ha continuato il primo cittadino, incurante dell’effetto involontariamente satirico –per chi non ha gli occhi foderati di prosciutto- di simili affermazioni che vengono da chi non tocca l’illegalità dei ceti medio-alti, che, se affrontata, potrebbe risanare i conti del comune, senza farla pagare ai soliti noti: “il cambio di rotta per la legalità che ci sta facendo risalire la china dopo i livelli zero del passato non si arresterà neppure davanti questi nuovi gravissimi episodi che procurano danni economici e non solo al Comune e dunque alla collettività. Ai cittadini ribadiamo che la differenziata è un valore che riteniamo imprescindibile per la crescita e lo sviluppo di una comunità civile che non si arrende davanti alla violenza e alla sopraffazione di cui gli atti di oggi ne sono la concreta manifestazione”.
E’ stato anche annunciato che oggi una denunzia circostanziata verrà presentata agli organi inquirenti dai dirigenti e dai funzionari competenti, mentre il sindaco ha dato disposizioni all’assessore all’ambiente Claudio Torrisi di sostituire immediatamente i cassonetti danneggiati affinchè nel giro di pochi giorni ai cittadini venga restituita la possibilità di continuare nella differenziazione dei rifiuti.
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