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Catania, giudiziaria, uccise moglie e figlia: disposta nuova perizia
Pubblicato il 16 Gennaio 2013
Stamane, in corte d’assise d’appello il caso di Carmelo Sanfilippo. Il 12 febbraio giuramento dei periti: ci sarà anche il famoso dott. Bruno
di iena giudiziaria Marco Benanti
Nuova perizia su Carmelo Sanfilippo (nella foto con la moglie), 51 anni, l’uomo che il 26 ottobre del 2009 uccise moglie e figlia. Così hanno deciso stamane i giudici della prima sezione della corte d’assise d’appello (Presidente Giurato, a latere Ciarcià) di Catania.
L’uomo, in primo grado, il 23 dicembre 2011, è stato condannato, col rito abbreviato, dal gup Luigi Barone all’ergastolo. Il giudice lo ha ritenuto pienamente capace, nonostante che numerose valutazioni mediche non depongano per la sua piena capacità. Il 12 febbraio prossimo è previsto il giuramento dei periti: i dott. Francesco Bruno (il famoso criminologo) e Bruno Calabrese.
Il 26 ottobre del 2009, poco dopo le 6, in via dell’Iris, nel quartiere di San Giorgio, alla periferia sud di Catania, Carmelo Sanfilippo, operaio in una ditta di onoranze funebri, prese in mano un coltello da cucina e uccise sua moglie, Monica Drago, 35 anni e la figlia più piccola, di otto anni.L’uomo fu fermato prima che uccidesse anche l’altra figlia e sé stesso.Una vicenda terribile, alla base della quale sembrano esserci non solo difficoltà economiche dell’uomo, ma anche seri problemi di equilibrio mentale dello stesso. Carmelo Sanfilippo è difeso dagli avvocati Renato Penna e Carmela Bonaccorso.
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