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Catania Hard, l'”Acqua che Scotta”: l’avv. Marco Navarria spiega cosa accade
Pubblicato il 27 Agosto 2019
Avv. Navarria, non sono pochi i catanesi che si stanno lamentando in questi giorni per il pagamento delle bollette della Sidra. Cosa risponde?
“Intanto, la ringrazio per la possibilità che mi da di poter spiegare anche tramite la sua testata, la posizione che ho assunto all’interno del CDA Sidra, e che poi e sfociata nelle dimissioni del 29.07.2019. La fatturazione emessa è regolare, e si basa sulle letture effettuate nei mesi precedenti.”
Si parla di “bollette pazze”: sono lamentele legittime?
“Le bollette non sono pazze, sono gli importi ad essere difformi da quelli che gli utenti erano abituati a pagare. Gli utenti hanno ricevuto fatture che comprendevano in taluni casi pesanti conguagli, per consumi effettuati nei mesi precedenti.”
Ci sono stati in questi mesi disservizi in città: ci spiega le ragioni e le opere fatte per superarli?
“Abbiamo dovuto fare i conti con la peggiore crisi idrica degli ultimi vent’anni. Le scorte di pompe e del materiale necessario alla manutenzione dei nostri pozzi non era sufficiente a coprire tuti i guasti verificatisi. Per limitare i disagi all’utenza, sono stati organizzate importanti manovre che hanno consentito a tutti di avere acqua almeno 12 ore al giorno.”
Ci spiega cosa s’intende per “fatture non corrispondenti al vero”?
“Il testo da cui lei ha estrapolato il virgolettato a mio avviso era abbastanza chiaro. Comunque, questa precisazione è d’obbligo per fugare qualsiasi possibile fraintendimento. Intendevo dire che le fatture seppur assolutamente corrette, perché emesse a fronte della lettura, non corrispondono al consumo che gli utenti pensavano di vedersi addebitato (essendo abituati a cifre assai più basse). Il conguaglio doveva essere spalmato in più fatture, con ampia comunicazione all’utenza. Modus operandi sollecitato da me dal Consigliere Moscato. Ma che poi non è stato preso in considerazione. Si è verificato quello che temevamo, e cioè che la cittadinanza non avrebbe retto ad un similecolpo. Catania e i suoi cittadini sono provati da una forte crisi economica, il pagamento di forti somme, seppur dovute, ha gettato molti nello sconforto. Bisognava rateizzare ab origine.”
In questi mesi come avete lavorato al miglioramento del servizio Sidra? Ci sono stati o no divergenze con il Presidente Vitale?
“Purtroppo non siamo riusciti a lavorare come una squadra. Le nostre dimissioni infatti sono state dettate proprio dalla mancata concertazione delle scelte aziendali di cui sopra. Comunque posso dirle che il Consigliere Moscato siamo stati artefici dell’implementazione della dotazione di Case dell’Acqua e stiamo lavorando ad una convenzione da sottoscrivere con il Comune per la gestione di tutti i punti acqua e le fontane monumentali della città”.
Condivide le critiche avanzate dal Presidente Sidra alla vecchia gestione?
“Le condivido solo in parte. Alcune delle problematiche che oggi affrontiamo noi, sono di fatto indipendenti dalle scelte del singolo CDA. Ad esempio le questioni riguardanti i fanghi ed il loro smaltimento sono questioni che in assenza di un quadro normativo certo, restano impossibili da risolvere in modo definitivo.”
Quando sarà convocata l’assemblea dei soci? E’ un adempimento normale o c’è dell’altro?
“Auspicavamo la convocazione dell’Assemblea dei Soci con urgenza proprio a seguito delle nostre dimissioni. Proprio come previsto dallo Statuto Sidra. Tuttavia il Presidente ha scelto di convocare un CDA per giorno 3 settembre, con all’ordine del giorno tale incombente. Prontamente riscontravamo tale comunicazione chiedendo o l’anticipazione del CDA o la diretta convocazione dell’Assemblea dei Soci ad opera del Presidente.”
Esiste o è una invenzione giornalistica una “battaglia sulla Sidra” legata alle ultime nomine in Acoset?
“Nessuna battaglia. Solo una coincidenza temporale. Le dimissioni mie e del Consigliere Moscato sono state dettate dall’impossibilità di lavorare in modo colleggiale. Per come auspicato sino all’ultimo.”
Che scenari si possono immaginare per il futuro?
“Mi auguro, per il bene di Catania e dei lavoratori di Sidra s.p.a., persone eccezionali, che anche in questi giorni non si sono risparmiate, che la situazione possa trovare presto una soluzione. Bisogna permettere al Socio Unico di analizzare quanto accaduto e fare serenamente le considerazioni necessarie.”
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