Catania, “Iblis”: arrivano i primi verbali del boss Santo La Causa, ultimo a scegliere la via della collaborazione con la giustizia

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Intanto, ieri al processo contro i Lombardo, piccolo “giallo” su alcuni atti….

di Iena Giudiziaria

Due verbali del neopentito Santo La Causa, già reggente del clan Santapaola e un piccolo “giallo” in tema di atti. Intorno all’inchiesta “Iblis” –in particolare al coinvolgimento del presidente della Regione Raffaele Lombardo- non mancano mai spunti di riflessione e altro. In passato, noi di “ienesicule” avevamo –con chiaro intento ironico- parlato di una sorta di “macumba” che accompagnerebbe questa inchiesta su mafia-politica e imprenditoria. Tanti episodi sfortunati, talune tragedie, come la morte del giudice Alfredo Gari, ci avevano indotto a parlare di “Iblis” in termini di indagine che porta “iella” o peggio. Come nei migliori thriller?

Ecco gli ultimi sviluppi: stamane, nel corso del giudizio “abbreviato” dell’inchiesta, nell’aula bunker di Bicocca, sono stati depositati dai Pm Antonino Fanara e Agata Santonocito due verbali di Santo La Causa, da poche settimane collaboratore di giustizia. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che, in particolare, i verbali contengano riferimenti all’affare del centro commerciale “La Tenutella”. Ci sarebbero anche parti secretate. Dai Pm è arrivata la richiesta di acquisire i verbali al fascicolo del dibattimento o eventualmente di ascoltare il collaborante. Il Gup Santino Mirabella si è riservato la decisione: se ne riparlerà a fine mese. Sembra che si tratti di una prima “mossa” dell’Accusa, che –dicono i beneinformati- avrebbe altre “frecce” al suo arco.

Il piccolo “giallo” riguarda, invece, alcuni atti letti ieri dal maggiore dei carabinieri del Ros Lucio Arcidiacono, durante la sua deposizione al processo per reato elettorale contro i fratelli Lombardo, che non sono stati portati a conoscenza della Difesa, come fatto notare dall’avv. Pietro Granata difensore di Angelo Lombardo. E’ emerso che anche la stessa Procura non conosceva alcune informative. Non sono mancati al riguardo momenti di imbarazzo e qualche perplessità degli avvocati difensori. Se ne parlerà alla prossima udienza, prevista per il 25 maggio. Sempre che non accada qualcos’altro…dall’atmosfera “malefica”!

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Redazione Iene Siciliane

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