Catania, il caso del “blitz anticani” in commissariato, “silenzio inquietante” sull’ispezione: l’UglPolizia di Stato scrive ai parlamentari nazionali e regionali

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Pubblichiamo missiva del sindacato su una vicenda che ancora non si è chiarita e lascia intravedere scenari inquietanti…http://www.ienesiciliane.it/cronaca/12574-catania-e-il-blitz-anticani-in-commissariato-uglpolizia-denuncia-sullesito-dellispezione-silenzio-assordante.htmlecco il testo:”Agli Ill.miSENATORI DELLA REPUBBLICAAgli Ill.mi onorevoliDELLA CAMERA DEI DEPUTATIAgli Ill.mi onorevoliDELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANAEgregi rappresentanti del popolo,

L’UGL-POLIZIA di STATO di Catania ha deciso di rivolgersi alle Ill.me SS.LL., proprio nelle vostre qualità di rappresentanti dei cittadini e di tutori delle regole democratiche di questo Paese, per abbattere il muro del “silenzio inquietante” del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.Fino ad oggi, non si conosce l’esito della Commissione Ispettiva inviata a Catania dal Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa per fare chiarezza in merito a quanto accaduto in data 17 settembre c.a., a seguito dell’inaudita e sproporzionata ispezione del Commissariato Sezionale della Polizia di Stato “NESIMA” di Catania, fatta direttamente dai vertici della Questura di Catania, al fine di accertare se all’interno di quegli uffici venissero detenuti dei cani. Si ricorda che durante l’ispezione in questione è stata impiegata la Squadra Sopralluoghi del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica (intervenuti 5 dipendenti), personale della D.I.G.O.S. (intervenuti 3 dipendenti), della Squadra Mobile (intervenuti 2 dipendenti) e della Zona Telecomunicazioni (intervenuti 4 dipendenti).RIEPILOGANDO:In data 25 Agosto c.a., in tarda serata, giungeva una telefonata al servizio “113” da parte di un cittadino il quale lamentava la presenza di un nutrito branco di cani nel cortile interno del Commissariato Sezionale della Polizia di Stato “NESIMA” di Catania. Il poliziotto che ha ricevuto la predetta telefonata ha redatto apposita relazione di servizio. Il signor Vicario della Questura di Catania, il giorno successivo, a seguito di ciò, chiedeva al Dirigente di quel Commissariato chiarimenti in merito alla lamentata presenza di cani. Il Funzionario di Polizia interpellato, in data 28/08/2013, riferiva per iscritto che i cani che stazionano nell’adiacente piazza Calì sono cani di quartiere di proprietà del comune di Catania, regolarmente microchippati e sterilizzati. Il comune di Catania, nella stessa piazza Calì, ha creato delle cucce prefabbricate e la competente squadra della polizia municipale, durante i loro sopralluoghi, non ha mai rilevato alcuna aggressività dei predetti cani di quartiere. Il Dirigente specificava, altresì, che due cani di piccola taglia, approfittando degli spazi tra le inferiate del cancello, entrano all’interno del cortile esterno del Commissariato e stazionano, per brevi periodi, sotto le siepi (nota descrittiva composta da di più di due fogli di carta formato A4, stampati su di una sola facciata).La vicenda sembrava conclusa, fino alla mattinata del giorno 17 settembre 2013, giorno in cui i vertici della Questura (Questore e Vicario) decidevano di fare una improvvisa ispezione, finalizzata ad accertare la presenza di cani all’interno del Commissariato in argomento. Nonostante il fulmineo intervento, alcun animale veniva trovato all’interno degli uffici controllati. Durante l’ispezione del cortile esterno del Commissariato, sono state trovate due ciotole e due cani di piccola taglia che si godevano il sole. Poiché “l’improvvisa ispezione” non aveva sortito l’effetto desiderato, hanno deciso di interrogare parte del personale in forza presso quel Commissariato e disporre l’intervento immediato della Squadra Sopralluoghi del Gabinetto Regionale della Polizia, di personale della D.I.G.O.S., della Squadra Mobile e della Zona telecomunicazioni. Bisognava scoprire chi utilizzava le ciotole rinvenute e chi dissetava o nutriva i ricercati cani. Mentre la Squadra Sopralluoghi effettuava i dovuti rilievi fotografando le ciotole rinvenute, indicandole con delle lettere apposte innanzi ad ogni reperto (stessa modalità per immortalare le prove ed i luoghi in cui vengono commessi efferati crimini), il personale della D.I.G.O.S. e della Squadra Mobile assisteva alla verbalizzazione del personale, interrogato personalmente dal signor Vicario della Questura di Catania. Gli addetti alla Zona Telecomunicazioni si preoccupavano di acquisire i filmati relativi alla sorveglianza del perimetro del Commissariato.Il Dirigente del Commissariato “NESIMA” e gli interrogati non hanno mai negato di avere dato da mangiare ai cani di quartiere che bivaccavano nell’adiacente piazza Calì. Anzi riferivano che venivano utilizzate delle ciotole in plastica, al fine di non lasciare alcunché che potesse sporcare il territorio (piatti di plastica ed altro). Le ciotole, dopo che i cani randagi mangiavano, venivano custodite sotto una delle aiuole della zona a verde del Commissariato, non accessibile al pubblico.

Il signor Questore, il giorno successivo, trasferiva il Dirigente del Commissariato presso la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catania, quale funzionario addetto, in subordine ad altri due Dirigenti, colpevole di aver rappresentato una realtà difforme da quella da Lui personalmente constatata. Il Dirigente rimosso, invece, aveva ben rappresentato per iscritto della presenza di cani nell’adiacente piazza Cali, regolarmente microchippati e sterilizzati dal competente ufficio del comune di Catania, evidenziando che due di essi di piccola taglia entravano attraverso le sbarre del cancello del Commissariato per andarsi a rifugiare sotto le siepi.

La Segreteria Nazionale dell’UGL-POLIZIA di STATO, tempestivamente, ha informato dell’accaduto il Capo della Polizia. Lo stesso, incredulo, ha chiesto chiarimenti al Questore di Catania in merito alla vicenda in argomento. L’interpellato inviava al Vicario del Capo della Polizia una relazione dei fatti, minimizzando l’accaduto (circostanza accertata dopo l’accesso agli atti amministrativi contenuti nel fascicolo riguardante la vicenda).L’UGL-POLIZIA di STATO, non potendo accettare la risposta del Vicario del Capo della Polizia che il signor Questore di Catania aveva rappresentato una dinamica dei fatti diversa da quella riferita da questa organizzazione sindacale, decideva di organizzare una manifestazione di protesta per il 28 settembre 2013. Bisognava coinvolgere tutti i poliziotti, i cittadini di buona coscienza tutte le Associazioni Animaliste presenti sul territorio Italiano, per far capire ai vertici della Questura di Catania che dare da mangiare ai cani è un atto di civiltà e non un comportamento censurabile.

L’UGL-POLIZIA di STATO, al fine di evitare che i filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza installato presso il Commissariato “NESIMA” di Catania, potessero essere utilizzati per instaurare dei procedimenti disciplinari nei confronti dei poliziotti interessati, ha notificato al signor Questore ed al signor Vicario un atto di diffida.

Lo stesso giorno in cui il senatore Mario Giarrusso del M5S ha fatto un’interpellanza parlamentare, l’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza comunicava al Segretario Nazionale di questa organizzazione sindacale che il Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa, avrebbe inviato a Catania una commissione ispettiva per accertare i fatti. La manifestazione, nonostante la notizia dell’invio della commissione ispettiva, si è tenuta ugualmente con toni ridotti.L’onorevole Renata Polverini, successivamente, presentava un’interrogazione Parlamentare per iscritto. Il Vice Presidente del Parlamento Europeo dott.ssa Roberta Angelilli, inviava una lettera di solidarietà al Segretario Nazionale MAZZETTI dott. Valter.La succitata Commissione Ispettiva Ministeriale giungeva a Catania il 30/09/2013 e faceva rientro a Roma il 04/10/2013.Da quel giorno, nonostante le numerose richieste da parte del Segretario Nazionale dell’UGL-POLIZIA di STATO Mazzetti dott. Valter, nessuna risposta sull’esito dell’inchiesta amministrativa!Questa situazione sta creando un grande stato di inquietudine nei poliziotti, nelle associazioni animaliste e nei cittadini di buona coscienza, poiché non si capisce la motivazione di questo “silenzio assordante” da parte del Capo della Polizia.

TUTTI ASPETTANO CHIAREZZA. TUTTI HANNO BISOGNO DI CREDERE NEI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI, NELLA LORO IMPARZIALITA’, NELLA LORO RAGIONEVOLEZZA, NELLA LORO TRASPARENZA, NEL LORO SENSO DI LEGALITA’.Il Dirigente rimosso, dopo avere atteso invano una risposta da parte della summenzionata Commissione Ispettiva Ministeriale, ha deciso di opporsi al trasferimento d’ufficio, proponendo ricorso presso il competente Tribunale Amministrativo Regionale.

L’UGL-POLIZIA di STATO, ha ricevuto numerose telefonate da parte dei poliziotti che prestano servizio nella Questura di Catania, i quali hanno manifestato la loro inquietudine per l’inaudito e sproporzionato atteggiamento tenuto dal signor Questore di Catania e dal signor Vicario, durante l’ispezione in questione. I poliziotti catanesi sono preoccupati e si chiedono: se per un “futile” accertamento sono scesi in campo i vertici della Questura di Catania, impiegando un numero sproporzionato di risorse umane ed economiche, cosa ci potrà accadere se, senza volerlo, commettiamo una piccola violazione del nostro ordinamento?In tanti hanno rappresentato che per espletare al meglio i nostri compiti istituzionali, garantendo ordine e sicurezza per i cittadini, è necessario svolgere il servizio tranquilli e non avere la paura continua che l’eventuale “errore” possa scatenare l’ira dei vertici della Questura di Catania.I Poliziotti catanesi non vogliono lavorare in queste condizioni, pertanto sentono il bisogno di gridare: “ADESSO BASTA. E’ ORA DI FINIRLA. NON SI PUO’ SEMPRE SUBIRE”.L’UGL-POLIZIA di STATO, per dare voce ai tanti poliziotti che hanno subito atti e provvedimenti non ritenuti giusti, ha dato il via ad una serie di incontri in tutti i posti di lavoro. Nelle assemblee viene spiegato ai tanti colleghi di continuare a lavorare come hanno sempre fatto, senza avere paura di commettere errori perché la nostra organizzazione sindacale vigilerà sugli eventuali abusi ed eccessi che saranno messi in atto nei loro confronti.

La nostra organizzazione sindacale, al fine di informare l’opinione pubblica in che modo il signor Questore di Catania ha impiegato i poliziotti e le apparecchiature messe a sua disposizione per contrastare la criminalità, ha pubblicato il rapporto redatto dalla Squadra Sopralluoghi del Gabinetto della Polizia Scientifica, a seguito dei rilievi effettuati presso il Commissariato Sezionale “NESIMA” di Catania.Il Coordinatore Nazionale dell’Associazione onlus “Animalisti Italiani”, con sede in Roma via Tommaso Inghirani n°82, in data 25 ottobre 2013, verrà a Catania per consegnare presso la locale Procura della Repubblica una denunzia nei confronti del Questore e di chiunque sia con lui concorso o abbia cooperato nel reato, per la fattispecie di cui all’art. 323 del c.p. (Abuso d’ufficio). Contestualmente verrà consegnata una targa di riconoscimento al Vice Questore Aggiunto MULIERE dott.ssa Adriana per la sua sensibilità nei confronti degli animali e l’elevato interesse nel reprimere i reati commessi a danno degli stessi. Il predetto evento è stato annunciato sul social network “Facebook”.

Illustri rappresentanti del popolo, per favore, aiutateci a capire il perché di un’azione così sproporzionata nei confronti dei poliziotti che prestano servizio presso il Commissariato Sezionale “NESIMA” di Catania, conclusasi con la rimozione del Dirigente. Per favore, aiutateci a fare capire al Capo della Polizia Prefetto Alessandro Pansa che la città di Catania aspetta con “ansia ed inquietudine” il risultato della Commissione Ispettiva da Lui inviata. Bisogna dare risposte ai cittadini in tempi brevi.

Si allegano:• Parte della documentazione in nostro possesso, riguardante le circostanze sopra narrate;• Parte del rapporto redatto dalla Squadra Sopralluoghi del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica di Catania;• Alcuni dei comunicati stampa redatti dell’UGL-POLIZIA di STATO, in merito ai fatti in argomento;• Parte degli articoli di Stampa (non è possibile inviare le interviste televisive a causa delle dimensioni dei files da allegare);• Il video relativo all’interpellanza parlamentare effettuata dal senatore Mario Giarusso del M5S;• L’interrogazione parlamentare effettuata dall’onorevole Renata Polverini.• La lettera ricevuta dal Vice Presidente del Parlamento Europeo dott.ssa Roberta Angelilli.il segretario generale provinciale Giuseppe Sottile”.

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Redazione Iene Siciliane

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