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Catania, il “Porto dei Misteri”? Il Comitato Porto del Sole risolleva il “caso torrente Acquicella”
Pubblicato il 08 Agosto 2012
Nuovi quesiti e iniziative su un tema “caldo” e attorno ad una grande opera…a cura di Iena Marinara
Si è svolta oggi, davanti l’ingresso della Sovrintendenza ai Beni Culturali, la conferenza stampa del Comitato cittadino Porto del Sole sul tema: “cartografie false per richiedere la sanatoria del tombamento del torrente Acquicella?”Lettera denuncia del Comitato Porto del Sole al Genio Civile, alla Sovrintendenza al BBCCA ed alla Procura del tribunale di Catania”.
All’iniziativa è intervenuto Marcello Failla (nella foto in primo piano), del “Comitato cittadino Porto del Sole”, che ha illustrato la lettera-denuncia che è stata inviata al Genio Civile, alla Soprintendenza e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica.”Dopo aver spostato e tombato il torrente Acquicella, nel corso dei lavori per la realizzazione della nuova darsena-ha detto Marcello Failla-, l’Autorità Portuale ha di recente richiesto un parere idraulico al Genio Civile ad alla Soprintendenza che suona come una vera e propria sanatoria.”Il Comitato cittadino Porto del Sole ha invece inviato le proprie osservazioni alle autorità competenti, allo scopo di fornire ulteriori dettagli sulle irregolarità commesse.”In realtà -ha spiegato Failla, la nuova darsena commerciale nasce viziata da irregolarità profonde ed insanabili, perché il progetto inviato dall’Autorità Portuale al Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 22 novembre 2007, conteneva elaborati grafici che riportavano una situazione di fatto assai diversa dalla realtà, in particolare sul corso e sulla foce del torrente Acquicella.In questo caso le diverse autorità avrebbero quindi approvato un progetto che ricadeva nel letto e nella foce di un corso d’acqua, violando, inconsciamente, il dettato della L. 431/1985 che tutela fiumi e torrenti proprio per prevenire dissesti idrogeologici”.Nella lettera – denuncia infatti -ha continuato Failla, abbiamo allegato una documentazione ufficiale che dimostra come il torrente avesse un corso molto diverso dalle cartografie presentate dall’Autorità Portuale, protraendosi fino al piccolo pennello a sud del molo di sottoflutto del porto di Catania.Nel mese di maggio 2012 i lavori per la nuova darsena commerciale sono iniziati proprio con la deviazione abusiva del corso e della foce, per centinaia di metri ancora più a sud, del torrente Acquicella, in aperta violazione della Legge 431/85 e della L.R. n. 25 del 1 settembre 1993, art. 94, che prescrive “nel territorio della regione gli interventi di manutenzione idraulica nell’ambito degli ecosistemi fluviali possono comprendere solo lavori di manutenzione ordinaria di manufatti già esistenti, nonché lavori di rimozione dall’alveo di rifiuti o di corpi estranei alle condizioni naturali dei luoghi”. Secondo i promotori della conferenza stampa “violazioni più inaccettabili perché operate sotto la direzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella persona dell’ing. Pietro Viviano, a perfetta conoscenza della realtà dei luoghi per essere stato consulente giudiziario di un ‘porto turistico’ programmato dalla Autorità Portuale in annessione continuativa della ‘darsena’ in corso di realizzazione”.In realtà -hanno aggiunto quelli del Comitato Porto del Sole- la vera urgenza della direzione lavori è sembrata quella di tombare il torrente Acquicella per rendere così il nuovo corso identico a quanto riportato nelle cartografie infedeli che corredavano il progetto presentato a suo tempo alle autorità competenti e che hanno una strana e sorprendente somiglianza con altra cartografia presentata per la realizzazione di un “porto turistico”, che simula lo stesso torrente già naturalmente deviato verso sud.A sentire quelli del comitato cittadino Porto del Sole, si tratta della “cartografia procedurale del ‘porto turistico’ Acqua Marcia prescelto dalla predetta consulenza giudiziaria dell’ ing.Pietro Viviano, oggi direttore dei lavori della nuova “darsena” annessa a tale ‘porto’ già sotto indagine della Procura della Repubblica di Catania”.Il comitato cittadino Porto del Sole ha apprezzato l’immediato intervento della Soprintendenza che, con l’ordinanza sospensiva del 3 luglio 2012, al fine di autorizzare la ripresa dei lavori, ha richiesto all’Autorità Portuale la presentazione di un progetto finalizzato alla “rimessione in pristino dello stato dei luoghi, compreso la rinaturalizzazione delle are relative alla foce del torrente Acquicella interessata dai lavori in corso”.Hanno aggiunto i rappresentati del Comitato: la posizione della Soprintendenza è quindi oltremodo chiara e si muove a tutela del delicato equilibrio idrogeologico di un’area della città tra le più a rischio inondazione.Tutta la zona sud da anni è interessata ad un aumento del volumi d’acqua scaricati sui torrenti locali, a causa dei mutamenti climatici e per effetto dei nuovi insediamenti commerciali insediatisi nelle vicinanze del quartiere di Librino e del boschetto della playa.In seguito a ciò i torrenti che da sempre scorrono a sud della città, sfociando sul litorale etneo, in particolare i torrenti Acquicella, Forcile e Buttaceto stanno cambiando regime, al punto da divenire pericolosi per gli insediamenti abitativi di quella zona della città. Basta ricordare le inondazioni del quartiere di S. M. Goretti in caso di piogge e le recenti inondazioni dell’area prospiciente il boschetto della playa e i parcheggi attigui i primi lidi balneari.Proprio per prevenire ulteriori inondazioni, da pochi giorni è stata istituita presso la provincia regionale un “pool anti-alluvione” per mettere fiumi e torrenti di Catania sotto osservazione, oramai sorvegliati speciali da una task force di esperti chiamati dalla Provincia. Un “pool anti-alluvione” con la missione di evitare i disastri che si sono verificati solo due mesi fa nella zona sud di Catania, dove, infatti, ogni temporale si trasforma in nubifragio che sommerge campagne e capannoni industriali e commerciali, gettando sul lastrico centinaia di imprenditori. Considerata la gravità della situazione il “pool anti-alluvione” ha riunito allo stesso tavolo il Comune di Catania, l’Anas, l’Asi e il Consorzio di Bonifica, insieme con Prefettura, Sac, Sidra, Ferrovie dello Stato, Protezione Civile, Genio Civile.”Il Comitato cittadino Porto del Sole, -ha concluso Failla-, vigilerà perché le prescrizioni della Soprintendenza siano rispettate, affinché la rimessione in pristino dello stato dei luoghi, compreso la rinaturalizzazione delle are relative alla foce del torrente Acquicella possa assicurare il rispetto della legge in vigore e soprattutto una efficace politica di prevenzione dal dissesto idrogeologico che interessa quella parte del nostro territorio.”
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