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Catania, il sindaco Raffaele Stancanelli ‘scomunica’ i magistrati etnei e poi dichiara:”non so se augurare tutto il male possibile a…”
Pubblicato il 09 Luglio 2012
di iena d’onore
“Vabbè, per chi amministra, l’abuso ci può anche stare”. E’ questa una delle poche cose che ci è veramente chiara dopo aver ascoltato l’incredibile conferenza stampa del sindaco di Catania Raffaele Stancanelli.
Il sindaco Stancanelli ne ha per tutti. A partire dal Gip, Luigi Barone, che il sindaco, con tono canzonatorio, ha definito “esperto di diritto amminastrivo”. Il dott. Barone, per la cronaca, è il giudice che ha disposto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio del sindaco nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dei servizi sociali nel catanese. E questo dopo che un altro giudice la dottoressa Sammartino, ne aveva ordinato l’imputazione coatta non condividendo la tesi della Procura orientata per l’archiviazione della notizia di reato. Per come la pensa Stancanelli, siamo anche qui in presenza di un giudice “esperto di diritto amministrativo”? Probabile.
Ed è proprio in virtù di questa particolare competenza in materia di diritto amministrativo, che siamo certi che a costoro non sfuggirà l’improprio utilizzo della struttura, del personale e dei mezzi comunali da parte del sindaco che ha convocato la conferenza stampa presso la Sala Giunta di Palazzo degli Elefanti per difendersi da un’accusa estranea alla sua qualità attuale di sindaco, giacché riferentesi al periodo precedente nel quale ricopriva l’incarico di assessore regionale alla Famiglia. Perché gli oneri di questo suo veemente e appassionato attacco alle istituzioni giudiziarie locali, devono ricadere sugli incolpevoli cittadini catanesi? “Vabbè, per chi amministra, l’abuso d’ufficio ci può stare”. E’ un po’ come se un calciatore indagato nello scandalo del calcio scommesse organizzasse una conferenza stampa col suo avvocato allo stadio di San Siro.
Lo Stancanelli furioso ne ha avuto per tutti. Anche per il capo della Procura etnea, Giovanni Salvi, neo nominato collaboratore personale del sindaco con potere di controfirma degli atti amministrativi. No, non è del tutto uno scherzo, Raffaele Stancanelli ha proprio sostenuto che da oggi in poi non firmerà più alcuno degli atti importanti della gestione amministrativa del Comune senza prima averlo trasmesso al dottore Salvi per l’approvazione! Ma ci chiediamo noi: gli avrà proposto una collaborazione stabile, un rapporto di lavoro precario, un co.co.co.? Aspettiamo che il primo cittadino chiarisca…
Tornando ad essere più seri, ci pare assolutamente grave il fatto che il primo cittadino si permetta di sostenere di essere preso di mira dai magistrati perché avrebbe lavorato sodo negli ultimi quattro anni, adoperandosi contro la criminalità. Lasciando così intendere che i magistrati possano in qualche modo essere lo strumento utilizzato dalla criminalità per vendicarsi del suo impegno a tutela della legalità. Pazzesco! Un’accusa tanto grave, tanto devastante, o è motivata apportando fatti concreti oppure finisce per divenire solo un tentativo inaccettabile d’infangare un potere essenziale dello Stato, qual è quello giudiziario, delegittimandolo agli occhi del cittadino. Fuori dalla grazia di Dio, tanto che poi lo stesso sindaco poi chiede proprio alle istituzioni che delegittima di restituirgli l’onore perduto.
E Stancanelli ha anche inviato un’altra bella frecciatina ai magistrati etnei che, a suo dire, piuttosto che perseguitarlo dovrebbero andare “…a cercare coloro i quali ci stanno impedendo di aprire le spiagge libere, dove c’è stato uno che è stato ferito mortalmente e c’è un dipendente comunale che si spaventa ad andarci perché è stata minacciata? E non dico altre cose perché poi mi faccio prendere, lasciamo stare, lasciamo stare“… Sì sindaco, lasciamo stare perché è indescrivibile anche la sua assurda caduta di stile finale allorché da ‘buon cattolico’, quale si è professato in conferenza stampa, ha dichiarato di non sapere se dovere augurare tutto “il male possibile” a queste persone che ce l’avrebbero con lei: ma chi i magistrati? Sindaco ci spieghi meglio!
Particolari, questi, di una conferenza stampa (rectius monologo stampa) che siamo certi offrirà qualche spunto investigativo alla Procura della Repubblica di Catania, finora particolarmente indulgente con Raffaele Stancanelli alla luce delle misure adottate, in contrasto con la richiesta di archiviazione, dall’Ufficio Gip del Tribunale di Catania. Se così non sarà, “Vabbè …”.
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