CATANIA IN MANO ALLA DESTRA: ARRIVA MISSIVA DI ADESIONE AL COMITATO “NO STANCANELLI, VOGLIAMO IL CAMBIAMENTO”

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Dal Comitato “No Stancanelli, Vogliamo il Cambiamento”

Egregio Direttore,

Sono stato a Catania in questi ultimi tempi e devo dire una sola cosa: il sindaco Raffaele Stancanelli ci ha stufato. Ma veramente la tolleranza ha un limite. Per questo aderisco al “Comitato No Stancanelli, Vogliamo il Cambiamento”. Anche perché io sono di centrosinistra, insomma sono portatore di una cultura diversa. Di un diverso punto di vista, di una alternativa –vera, radicale- nel modo di pensare. E di agire. Coerentemente.

Sto per arrivare in aeroporto quando scrivo queste righe. Devo dire che fanno bene le testate progressiste e per la legalità (a differenza della sua che è al servizio delle forze reazionarie e paramafiose, come deduco dal fatto che non date sempre ragione ai giudici e non parlate sempre bene del Palazzo; insomma per la proprietà transitiva e deduttiva del ragionare è proprio così, è vero, insomma) a sottolineare che il tratto stradale di via Dusmet è da cambiare subito. Passando ho notato due cicche di sigarette per terra. Non solo: c’era anche un segnale stradale inclinato di un centimetro e mezzo. Credo ci sia un limite a tutto!

Ma andiamo avanti: in questa mia permanenza a Catania ho visto flotte di abusivi. Questo lo dico subito –e siccome lo dico io è vero- è frutto della “cultura” (lo metto fra virgolette perché un fenomeno da esseri inferiori, lo dico da democratico) tutta berlusconiana, di quelli che vogliono fare come vogliono loro. Noi di centrosinistra, se fossimo al governo della città, non permetteremmo mai una roba del genere. Noi, in quanto portatori di una cultura radicalmente diversa dalla destra becera, siamo per la legalità, e ancora anche per l’ordine, la disciplina, l’onore e l’amore per la propria terra, il proprio paese e anche il proprio rione e la squadra di calcio.  E vogliamo che gli autobus arrivino in orario e che le strade siano pulite.

 Insomma, siamo gli eredi della migliore tradizione della sinistra, quella che la destra, che è becera, vorrebbe affossare. Ma noi, in nome della Legge, resistiamo. Perché l’ ordine e la legalità sono valori propri del movimento operaio. Da sempre. Per questo, noi non sequestreremmo –nell’eventualità di un nostro governo cittadino- mai e poi mai una cassa di bastardoni, o di frutta o di verdura. Mica siamo di destra,  noi! Ci confondono a noi, proprio a noi?

E che dire di una città dove non si abbattono Ponti per l’emergenza sismica? Ma come non accorgersi che la città subisce ogni giorno decine e decine di terremoti, anche metaforicamente, solo anche per l’insistente propaganda di Palazzo? Solo voi della destra becera e mafiosa non li sentite. Un giorno, la magistratura –che è democratica e quindi ha ragione- ve ne chiederà conto! Intanto, le cose non si fanno e nessuno dica che ci guadagnano, in qualche maniera, le imprese, perchè non è vero. Prima vengono i cittadini. I loro bisogni. E i loro sogni.

Poi, questa giunta di destra è tutta presa dalla propaganda: comunicato di qui, nota di là, comunicazione di lì, il sindaco ha parlato con quello e poi con quell’altro, con persone importanti, dico…tutto un fiorire di parole, parole e ancora parole, flash, sorrisi, anche canzoni e tivvù. E ancora, minchiate. E magari opere delle vecchie amministrazioni spacciate come meriti propri. Ma stiamo scherzando? Ah se ci fossimo noi al governo! Noi con questi sistemi non abbiamo nulla a che vedere: noi siamo persone serie. Mica utilizziamo i metodi della comunicazione ossessiva, insomma mica siamo berlusconiani!

E poi questo Stancanelli sempre preso da sè stesso, che non parla nemmeno con i suoi stessi alleati: ci vuole un’altra cultura, quella democratica. Per cambiare davvero. E uscire dalla destra, che è becera. E, quindi, magari fa togliere targhe che ricordano le vittime omosessuali del fascismo. Nel silenzio di tanti. Con noi, non sarebbe accaduto.

Del resto, con noi al governo avremmo i migliori quartieri popolari d’Italia. A cominciare da Librino. E migliaia e migliaia e ancora di bambini dei ceti inferiori negli asili nido. Tutti sorridenti.

Un sindaco,poi, che si irrita per poco: ah questo Stancanelli! Addirittura, s’arrabbia quando –incredibilmente- legge un articolo sui media e non un comunicato stampa più o meno mascherato. Qui, si vede proprio la differenza fra destra e sinistra. E poi Stancanelli non sorride sempre, si vede che è di destra.

E ancora: la città è piena di illegalità. Al comune la destra ha portato tante illegalità. Prima c’era la legalità. Ma quando dobbiamo aspettare per cambiare? O solo per tornare ai “bei tempi”, quando c’erano ordine, pulizia, efficienza, i carabinieri in alta uniforme. Insomma, quando c’era la sinistra.

La Catania in mano alla destra che ho visto è una città dove ci sono ombre, come, ad esempio, su alcuni appalti. Per fortuna, c’è la magistratura. E la destra con i suoi amministratori viene puntualmente chiamata a rispondere di eventuali irregolarità o altro. Come accadrebbe, non ci sono dubbi –esattamente alla stessa maniera- se ci fosse al governo la sinistra.  

E ancora che devo dire: ma come non capire che se un giorno si chiudesse al traffico il lungomare le attività commerciali andrebbero meglio? Con vantaggi per tutti.  Eppure, la destra non ci vuole sentire.

Per queste ragioni –e altre che spiegherò in altre occasioni- ho firmato per il “Comitato No Stancanelli, Vogliamo il Cambiamento”. A noi…anoi…che non ce la facciamo più!

Lettera firmata

 

 

 

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Redazione Iene Siciliane

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