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CATANIA IN MANO ALLA DESTRA, LA GIUNTA STANCANELLI NON VUOLE ABBATTERE IL PONTE DEL TONDO GIOENI. IL CENTROSINISTRA LANCIA L’ “ALLARME SELTZ E LIMONE”: “NESSUNO TOCCHI IL CHIOSCHETTO!”
Pubblicato il 11 Agosto 2014
Stamane le forze del progresso si sono radunate sotto il cavalcavia a tutela dei prodotti tipici…
di iena antifascista
La destra che imperversa a Catania vuole riportare la città indietro nel tempo, quando le cose si facevano dopo un ragionamento. E non per fare un comunicato, con tanto di flash e velina sulle testate amiche. Insomma, la reazione blocca, ostacola, usa vecchi strumenti, tipo la Ragione. Roba da pazzi, appunto.
Invece, il centrosinistra è “smart”, veloce, fa le cose subito…poi si vedrà. Ecco, allora, che la destra di Stancanelli che governa la città non vuole abbattere il Ponte sul Tondo Gioeni. Perchè -dicono a Palazzo- il “rischio sismico” non esiste, al massimo il cavalcavia va rinforzato. Con un costo ridotto. Mica le cose si fanno sempre per venire, come dire, incontro alle “esigenze” delle imprese, diamine, esistono anche i cittadini, talvolta. Insomma, davvero la cultura di destra si fa sentire in tutto il senso profondo di reazione. Non conosce lo svilupppo, la crescita e l’asfalto: davvero retrogradi!
Ed oggi, dopo un anno di lotte, il centrosinistra è salito al Tondo Gioeni gridando tutta la propria rabbia per la presenza ancora del Ponte. “Catania col Ponte è di destra, senza il Ponte è di sinistra”: questo il refrain della mattinata. Un concetto profondo, che è rimbalzato per l’aria calda, in mezzo al traffico impazzito, con manovre “da infarto” in quanto a sicurezza stradale…e siamo solo a pochi giorni da Ferragosto.
Immaginate se senza il Ponte il caos auto fosse in questo stato! Non signicherebbe il fallimento dell’ipotesi che vuole una città migliore senza il cavalcavia? Ma il Ponte -per colpa della destra- è rimasto intatto. E poi che senso ha parlare di sottopasso da fare , di tornaindietro da annunciare, di commercio di zona colpito e abbattuto, di rischi gravi per la vita di tanti automobilisti per i dislivelli della zona (che sarebbe addirittura potuta diventare una megarotonda…)? Mica il Ponte è caduto. Nel caso contrario, infatti, con il centrosinistra al governo, la progettazione sarebbe stata fatta prima dell’abbattimento, si sarebbero immaginate le conseguenze sulla vita di migliaia di persone in termini di costi e di spostamenti! Mica il centrosinistra fa le cose come la destra. Le fa meglio. Perchè è portatore di una cultura profondamente diversa!
Ma le forze del progresso hanno sottolineato anche che la presenza del Ponte ha prodotto la retrocessione del Calcio Catania. Perchè? Ma per colpa del chioschetto sotto il cavalcavia che ha fatto ingrassare i giocatori a forza di “seltz al limone” e “completi”. Insomma, il Ponte ha veramente “tarpato le ali” alla città.
Però, per non scadere nel liberismo berlusconiano che tutto tratta come merce e come profitto per pochi, tipo le imprese, il centrosinistra ha, nello stesso tempo, con la sua solita coerenza, riproposto il tema della difesa del chioschetto sotto il Ponte: “nessuno lo tocchi”-hanno gridato i militanti del movimento “sempre in bianco andiamo, ma con gusto”.
E a nessuno -è stato aggiunto- venga in mente di “colpire il seltz al limone”, come vorrebbe certa destra affaristica. E poco interessata al benessere dei cittadini. E che, invece, pensa sempre alle imprese.
Anche alla luce di questa giornata di lotta, sono arrivate nuove adesioni al comitato “no Stancanelli, vogliamo il cambiamento”: stavolta da sinistra, è arrivata l’adesione di un greco importante, che ha lottato a lungo in patria. E’ uno dei superstiti del regime dei colonnelli. Ha dichiarato a motivazione della sua adesione: “quando sento parlare di legge e legalità questi di centrosinistra mi sento un pò a casa mia”. Quale? “Una caserma”- ha aggiunto. “Ma democratica” -ha voluto specificare.
Da domani per Catania è un altro giorno: la resistenza della destra attorno al Ponte potrebbe conoscere i primi tentennamenti. E’ previsto, infatti, in settimana, l’arrivo sotto l’Etna di un esperto del settore “mobilità e disastri”: Karl Von Daghetessen, che raggiungerà l’Italia in compagnia del suo “braccio destro” Paulus Von Boscotten. La “svolta” per fare cadere la resistenza di destra è vicina.
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