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Catania in… movimento: qualcosa si muove (a destra)
Pubblicato il 11 Aprile 2013
di Iena Ridens
Non è per par condicio, né per bilanciare l’entusiasmo per i “quanto è figo” e “quanto è nuovo” il Movimento (ed i movimenti) che agitano la sinistra al cloroformio catanese, che scriviamo questo pezzo. Perché il giornalismo con il bilancino ci fa ribrezzo, la par condicio pure, ed il cerchiobottismo fa venire l’orticaria alla Iena Direttora Benanti. Parliamo del movimento dalle parti della destra, ammesso che ne esista ancora una, perché negli ultimi quattro anni se qualcosa si è mosso, nell’underground politico cittadino con puntate in superficie, agili e iconoclaste, è la realtà del Cervantes. Centro Sociale, si sarebbe detto una volta, con buona pace di quelli che pensano che la terminologia, e pure una certa simbologia, possa essere solo appannaggi della ggente de sinistra. Spazio di aggregazione sociale, motore di impegno civile e fucina di cento iniziative culturali nel senso proprio del termine, e dunque della cultura non ufficiale e non omologata, lo spazio Cervantes sabato 13 festeggia quattro anni di attività nella sede di via Santa Sofia, annunciando la propria discesa in campo. alle prossime elezioni amministrazione, leaderboard Gaetano Fatuzzo, un passato dentro i movimenti dell’estrema destra catanese.
Oggi Fatuzzo, che si candiderà in una delle liste a sostegno di Stancanelli, è portavoce della comunità che nel Cervantes si riconosce e che a servizio delle sue attività ha deciso di mettere tempo e passione. La stesso che da venticinque anni anima i padri spirituali del gruppo, Alberto Pappalardo, Gandalf per tutti, fondatore degli Indians, e Stefano Di Domenico. Perché se è vero, come diceva Ezra Pound, che l’unica cultura riconoscibile è quella delle idee che diventano azione, starsene sempre dalla stessa parte cercando di portarle avanti, giuste o sbagliate, condivisibili o repellenti che siano, è una nota di merito.
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