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Catania, in un momento in cui si parla di tagli agli sprechi ecco che Antonio Condorelli fa saltare fuori l’archivio della vergogna
Pubblicato il 31 Maggio 2012
di iena antisprechi pubblici
Da livesicilia, vi proponiamo un pezzo a firma del collega e caro amico Antonio Condorelli che svela uno spreco da 240mila euro l’anno che si consuma ai piedi dell’Etna. A pagare è il Comune di Catania per una decisione assunta dalla commissione Manutenzioni del Tribunale di Catania. A incassare, invece, è il “re” del legno catanese: Domenico Toscano della “Sila Spa”. Un immobile che avrebbe dovuto fungere da archivio di atti giudiziari che invece giace inutilizzato senza che nessuno, dicasi nessuno, tra politici e rappresentanti istituzionali vari si sia ribellato.
Ecco il servizio che potrete leggere anche direttamente alla fonte, al link sopra riportato.
di Antonio Condorelli
Il Comune di Catania paga 240 mila euro all’anno per un immobile adibito ad archivio (nella foto) che, fino a oggi, non è mai stato utilizzato. Doveva servire a contenere atti giudiziari ma dalla commissione Manutenzioni del Tribunale è giunta la comunicazione dello spostamento degli archivi in altra sede. E il Comune continua a pagare…
Duecentoquarantamila euro ogni anno per un archivio che sino a oggi è rimasto inutilizzato. A pagare è il Comune di Catania, a incassare il “re” del legno catanese: Domenico Toscano della “Sila Spa”. E stavolta l’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Stancanelli ha “subìto” la decisione, secondo quanto spiega a Livesicilia il geometra Orazio Santonocito della direzione Patrimonio. A stabilire, senza una gara d’appalto, che l’immobile sia utilizzato come sede per l’archivio di atti giudiziari, sarebbe stata infatti la commissione Manutenzioni del Tribunale di Catania. Il contratto, però, l’ha firmato il Comune di Catania.
La commissione Manutenzioni – è ancora Santonocito a spiegarlo – avrebbe comunicato al Comune lo spostamento degli archivi in una nuova sede che dovrebbe custodire i documenti di numerosi uffici giudiziari. In pratica l’amministrazione Stancanelli sarebbe rimasta con un contratto in mano che pesa sulle tasche dei contribuenti. E un mega immobile sino ad oggi inutilizzato che costa “200mila euro più Iva ogni anno”, spiega Santonocito a Livesicilia.
Ennesimo paradosso di un Comune proprietario di decine di stabili abbandonati, che, però, ogni anno paga circa 7 milioni di euro di affitti. Gli uffici del Comune, però, mettono le mani avanti: “Non è colpa nostra”. “C’è un contratto da rispettare – chiarisce Santonocito – e l’immobile è veramente grande”. La segreteria della commissione Manutenzioni del Tribunale di Catania, contattata da Livesicilia, conferma che “c’è stata una deliberazione – secondo la segretaria Arena – ma per l’archivio di San Giuseppe La Rena e quello sperimentale a livello provinciale non è arrivata la copertura da parte del ministero delle Finanze”.
La direzione Patrimonio del Comune, intanto, ha mandato una nota a tutte le unità operative. Nel documento, firmato da Orazio Palmeri, si comunica “è stato istituito il polo archivistico del Comune di Catania e che per tale finalità è stato acquisito un immobile di vaste proporzioni, debitamente attrezzato con circa 27.000 metri lineari di scaffalature, sito vicino al centro commerciale Auchan”. Palmeri sta tentando di utilizzare il mega immobile inutilizzato e nel febbraio 2012 ha invitato “le direzioni che necessitano di spazi in cui allocare i propri archivi a darne comunicazione specificando nella richiesta la quantità che abbisogna in modo da poter organicamente disporre le assegnazioni”.
Ad oggi l’immobile sembra abbandonato, resta da vedere se saranno mai occupati i 27 chilometri di scaffali dotati di videosorveglianza e impianto antincendio. Quel che è certo è una nuova spesa. L’ennesima per un Comune in gravi difficoltà finanziarie.
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