Catania, “la bufala dell’emergenza sismica”Tondo Gioeni: ma perchè Confcommercio non dice nulla? Guardate cosa diceva del Brt


Pubblicato il 09 Agosto 2013

Mentre si avvicina il momento dell’abbattimento, nessuna reazione si sente di fronte ai disagi; eppure qualche mese fa, andò diversamente…E oggi arriva un comunicato dell’associazione di categoria del commercio, eccolo a seguiredi iena dubbiosaQuando l’amministrazione Stancanelli mise in campo il Brt, ci furono polemiche e scontri forti. Noi di “ienesicule” segnalammo le tante disfunzioni del caso, anche molto gravihttp://www.ienesiciliane.it/cronaca/9367-catania-mobilita-assassina-mentre-la-stampa-ufficiale-tace-la-confcommercio-lancia-un-nuovo-allarme-fermatevi.htmllo fece anche Confcommercio.

Bene, a distanza di qualche mese, adesso c’è una nuova amministrazione. Che ha organizzato una finta “emergenza”, quella sismica, per buttare giù il ponte del Tondo Gioeni, con la quale costruire una nuova “pagina di comunicazione-propaganda” e dare un pacco di soldi alla ditta dei lavori (che ne attendeva diversi da tempo, peraltro).

Bene, come abbiamo già scritto, il nuovo piano viario dovuto al cantiere sta procurando disagi. In particolare, l’area di via Etnea alta sta vivendo un periodo difficile: chi vuole comprare come può avvicinarsi ai negozi e alle botteghe? Fra file di auto e divieto di parcheggio non si capisce come si potrà andare avanti, in questo modo.

Eppure, nessuno protesta. Non solo: prima di cominciare l’ “operazione”, non ci risultano le attenzioni -dai piani viari ai parcheggi- che per altre vicende i commercianti hanno richiesto.

E oggi arriva questo comunicato della Confcommercio:

“finita la “sbornia” elettorale e messa a punto la squadra di governo della Città di Catania, dopo i confronti preelettorali con i candidati alla carica di Sindaco, si è svolto il primo incontro ufficiale tra il neo Sindaco di Catania Enzo Bianco e l’assessore alle attività produttive Angela Mazzola, da una parte, ed i vertici dell’associazione commercianti di Catania, Riccardo Galimberti, Giovanni Saguto e Francesco Sorbello, dall’altra. Un appuntamento atteso dalle parti specie in considerazione del fatto che in questi anni la Confcommercio Catania è stata in prima linea nel confronto con l’amministrazione Stancanelli, spesso con posizione tanto critica da indurre molti a considerare l’associazione dei commercianti la prima forza di opposizione a Stancanelli.

“Quelli passati sono stati anni difficili – ammette Riccardo Galimberti, presidente provinciale di Confcommercio – in ordine ai rapporti con la precedente amministrazione. La nostra base associativa, ma direi tutti gli operatori commerciali, si attendono dalla nuova amministrazione un segnale di discontinuità. I nostri colleghi vivono un momento imprenditoriale drammatico e a maggior ragione riteniamo che sia indispensabile la sinergia tra amministrazione comunale e Confcommercio, e mondo imprenditoriale in generale. Vogliamo assicurare la categoria che il Sindaco Bianco ha condiviso pienamente le prime questioni che abbiamo posto come premessa dei futuri rapporti di collaborazione: concertazione autentica ed effettiva, questione morale e burocratica. Ci è stato assicurato che le scelte dell’amministrazione saranno improntate sul confronto preventivo con le forze sociali, in modo da evitare che siano attuate misure che possano nuocere ai commercianti e con esse alla Città, tenuto conto che il commercio è l’anima di ogni città”.Le questioni aperte sono ancora molte, dal PRG al Piano del Porto, dal piano della mobilità alla lotta all’abusivismo, ovvero le questioni che hanno visto Confcomemrcio scontrarsi con la precedente amministrazione.”Catania deve ripartire – afferma il presidente dell’as.Com Catania Giovanni Saguto – attraverso lo sblocco di alcuni provvedimenti. Sul PRG rispetto al quale siamo stati gli unici ad opporci ad alcune scelte urbanistiche che mortificavano il territorio, abbiamo avuto assicurazione dal Sindaco Bianco è stata garantita la partecipazione delle forze sociali e che si procederà sbloccando la questione del centro storico. Sul piano del traffico abbiamo raccomandato di non dare attuazione a quanto approvato dalla precedente amministrazione, specie con riferimento ad alcune linee del BRT, così come si dovrà individuare una nuova strategia di lotta all’abusivismo commerciale. Questioni e soluzioni già messe a punto dalla nostra organizzazione con il documento programmatico consegnato ai candidati alla carica di Sindaco”.L’amministrazione Bianco già nei primi due mesi di attività ha messo in atto provvedimenti importanti, dall’abbattimento del ponte di Tondo Gioieni al trasferimento del mercatino delle pulci, ma stando alle richieste di Confcommercio si attendono iniziative sul fronte della burocrazia.”I primi interventi sono certamente di sostanza e di immagine – afferma Francesco Sorbello vice direttore provinciale di Confcomemrcio – e sembrano indicare che l’amministrazione Bianco voglia ragionare in grande, come peraltro merita Catania. Ma bisogna andare oltre. In verità non mi convince il primo l’approccio avuto da alcuni rappresentanti dell’amministrazione, ma spero che sia dovuto solo alle difficoltà tipiche della prima fase. Ci attendiamo, inoltre, che sia messa mano alla questione morale e burocratica. Abbiamo dimostrato con carte alla mano che il funzionamento di alcuni uffici non è tollerabile e chiediamo che si dia un forte segnale di discontinuità: il turnover del personale è essenziale per evitare che si cristallizzino rendite di posizione in capo ad alcuni funzionari. Su questa questione, a mio avviso, si gioca il risultato dell’attività amministrativa e ci aspettiamo a breve dei provvedimenti.”

Insomma la Confcommercio se da un lato conferma la fiducia accordata a Bianco durante la campagna elettorale dall’altro mostra la prudenza tipica e naturale di chi ha visto troppo spesso annunci e proclami perdersi nel vento: insomma una sorta di “fiducia condizionata”. E per questo motivo si aspetta nel breve periodo discontinuità rispetto al passato su due temi fondamentali che costituiscono la premessa a tutto il resto: concertazione e partecipazione reale nei processi decisionali, questione morale e burocratica”.

Che dire?Ci sono distinguo, ci sono segnali di “malumore”, ma per il resto? La “fiducia accordata” a Bianco quanto durerà?In attesa, solo silenzio?


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