Ma allora com’è finita l’altra sera in piazza? Una piazzata? O altro? Ecco non vi hanno detto che il popolo… di iena antibluff
Ha risposto alla grande: macchè 40 mila persone per Bregovic? Altro che, altro e alto concerto fu. Una “pagina memorabile” di una città completamente cambiata, rinnovata dalle fondamenta, dalla carta dell’ufficio stampa allargato che la racconta all’ultimo flash obiettivo della propaganda che la manganella, pardon che la riempie di colori pastello.
Furono 400 milioni gli spettatori -tutti appassionati, tutti giocondi, tutti felici- che hanno partecipato all’Evento comunale. Davvero una partecipazione popolare di massa, peggio, meglio del caos del Tondo Gioeni di ogni giorno. Anche lì una grande partecipazione popolare. Democratica. Infatti, s’incazzano tutti. L’altra sera, invece, tutti contenti. E anche festanti. Una grande festa, specialità in cui questa amministrazione è sempre molto brava.
E allora, malgrado la pioggia, malgrado i detrattori sempre pronti addirittura a criticare, come accade nelle democrazie, malgrado gli invidiosi che lavorano sotto banco per ottenere posti, favori, ricompense di vario tipo (un pò come quando ai tempi di Stancanelli si attaccava la giunta, no, no ci siamo sbagliati allora lo facevano per il bene della comunità), bene, malgrado tutto queste forze reazionarie, la verità ha trionfato. Naturalmente, grazie sempre -e lo ripetiamo anche noi- a lui, al sindaco migliore di sempre. Semplicemente, sempre e comunque, il più bravo. Uno spacchiusu.
Avanti, appalausi, tip, top, tac, ritoc, clap, riclappete!
Però, restera un però: per un malinteso minimalismo minoritario -tipico della cultura communista- l’assessore alla bellezza condivisa Orazio Licandro ha fatto il suo, ma non detto tutta la verità. I milioni di spettatori di Bregovic, lui non li ha visti. Lo capiamo, l’assessore vuole mantenere la schiena dritta, non vuole per nulla sembrare allineato alla “nuova” giunta Dc-Dc-Dc-Dc-Dc-Dc.
Eppure sono arrivate due prese di posizioni fondamentali che hanno completato il successo dell’Evento: da Treviri Karl Marx ha annunciato al mondo che a Catania “sono tutti socialisti, infatti si dividono le bottiglie di alcool e poi parlano della loro amministrazione”. Insomma, le masse si sono mobilitate!
Malgrado le forze reazionarie -un complesso di soggetti che addirittura non dicono sempre sì- la speranza di una nuova “era” per l’uomo non svanisce. E riparte da Catania.Al pari, di una nuova stagione di “amore universale” come sottolineato -con un suo messaggio speciale dall’Aldilà- da Papa Giovanni: “a Catania si vogliono bene tutti, tutti si abbracciano e si danno ragione l’uno con l’altro”.
Era ora! Veramente un 2014 coi fiocchi: anche le lingue si allungheranno. Ne siamo certi: stavolta non ci vorrà alcun “intervento” chirurgico. Basta solo applaudire! Avanti coro!
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