Catania: la “politica” parla di “rinnovamento”. Ma Carnevale non è a febbraio?


Pubblicato il 14 Dicembre 2022

Cambiamenti epocali a Catania. I 5stelle si strutturano, il partito democratico si sfilaccia sempre piu’. Nuove ripercussioni sulle elezioni comunali 2023?
In realta’ il movimento 5 stelle ha sempre focalizzato la propria attenzione sulle elezioni politiche, piu’ che sulle amministrative. Lasciate stare i sindaci di Roma e Torino, quando era in mood iperpositivo. Adesso la formazione di Giuseppe Conte, passo dopo passo, pare strutturarsi sempre di piu’ sul territorio. Anche a Catania, vedasi ad esempio la recente inaugurazione di una nuova sede, ma anche l’impegno quotidiano di numerosi attivisti. Di contro il partito democratico, sotto il vulcano, pare perdersi in rivoli, regolamenti, correnti, fasi precongressuali, abbandoni e traslochi da altre parti pesanti. E sta lentamente venendo meno l’impegno militante sul territorio. Una crisi che avrebbe bisogno di un’ analisi seria, di autocritica, di una definizione chiara di cosa sia e a chi si rivolga il pd oggi, di quali possano e debbano essere gli alleati, e infine di una conseguente e brusca inversione di marcia. Il tutto fatto con tempestività, per salvare un partito, un grande partito. Comunque pur sempre la seconda formazione politica italiana, stando alle ultime elezioni. Le comunali 2023 a Catania rappresenteranno una cartina di tornasole, ma il cambio di marcia il pd, nazionale, regionale,
locale, dovrebbe farlo subito, se vuole rappresentare una valida alternativa al governo del centrodestra. Magari ritrovando un ingrediente fondamentale. L’ entusiasmo, quello che di certo non manca ai cinquestelle.

Iena amministrativa.


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