Catania, 22 novembre 2024 – I consiglieri comunali del M5s Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio hanno presentato un’interrogazione urgente sulla recente concessione rilasciata alla società La Tortuga, che prevede l’ampliamento e la privatizzazione del molo di ponente del porticciolo di Ognina, sottraendo spazi storicamente accessibili alla collettività. “La concessione, approvata dalla Regione Sicilia, sembrerebbe senza […]
Catania, l’assessore alle attività produttive racconta una città “virtuale”: abusivismo colpito? Il “defenestrato” Cannizzo: “si lasciano crescere gli ‘spetti’ ai danni dei ‘fissa’!”
Pubblicato il 16 Maggio 2012
Esclusiva “Ienesicule” –Nella città “fuori legge” il neotitolare del commercio della giunta Stancanelli si prende meriti non suoi. Dove vive l’assessore Bonaccorsi?Ecco arrivare la risposta dell’ex delle attività produttive Franz Cannizzo, oggi in giunta con delega alle politiche per il lavoro. E sono parole chiare… Eccole qui:
“con riferimento all’articolo pubblicato il 16 maggio sul quotidiano “La Sicilia” dal titolo “Bonaccorsi a Confcommercio “sull’abusivismo ho fatto di piu’ io”, senza entrare nel merito della questione tra l’attuale Assessore alle Attività Produttive e la Confcommercio di Catania (con la quale, evidenzio al collega ho avuto, in particolare con il suo presidente provinciale Riccardo Galimberti, confronti continui durante il mio precedente incarico di Assessore alle Attività Produttive, accettandone comunque il gioco democratico, le critiche e in ogni caso lo stimolo per migliorare costantemente la mia azione amministrativa) desidero rilevare la mia delusione e il mio disappunto per lo stile del collega che ha scelto, al posto di un dialogo sereno e costruttivo che di solito si instaura e si cerca di mantenere tra i componenti della Giunta, le pagine dell’autorevole quotidiano per coinvolgermi nella Sua discussione con l’importante associazione imprenditoriale.Inoltre, senza per questo voler fare inutili confronti considerata l’unicità dell’azione amministrativa o limitarmi ad uno sterile calcolo con il pallottoliere, desidero sottolineare il lavoro preparatorio ed operativo che è stato fatto durante il mio incarico e che ha portato anche, tra i molteplici risultati sintetizzati in oltre 10 pagine di relazione consegnata nel marzo 2012 al Sindaco, agli organi di stampa e ai cittadini che dovessero richiederla, all’emissione di oltre 100 ordinanze in questi primi cinque mesi dell’anno.Azioni che mi hanno portato, voglio ricordare, a subire minacce di morte da parte di delinquenti, che ho regolarmente denunciato e danneggiamenti vari alla mia auto. Reazioni che comunque ho messo in conto nel momento in cui ho contribuito a “risvegliare” tra cittadini e i commercianti, quella coscienza e consapevolezza che a Catania “si può”.”Si può” fare smontare la veranda commerciale abusiva in pieno centro, cosa comunque che non era mai stata fatta in passato,”si può” sequestrare il camion dei panini (e per questo sono stato anche fotografato. Mi chiedo: cosa c’è di male se questa comunicazione ha incoraggiato un percorso di legalità?) che non ha alcuna autorizzazione amministrativa e sanitaria, “si può” sequestrare l’elevato numero di tavoli e sedie che occupano abusivamente il marciapiede e che non permettono di far passare nessuna mamma con il proprio passeggino e tante altre azioni portate a termine con il sostegno di tanti validi uomini dell’Amministrazione Comunale e di molti cittadini.Infine, fare un giro per la città, dal centro storico alle diverse periferie, permette di avere una reale dimensione del problema dell’abusivismo commerciale a Catania che ogni giorno di più infetta, facendole poi morire, decine di attività commerciali regolari e indebolendo la tensione civica dei Catanesi, perchè il principio di lasciare crescere il numero degli “spetti” a scapito dei “fissa”, in questo momento storico e con le attuali difficoltà economiche, significa a mio personale parere, che in questa città non si vuole consolidare un fondamentale principio di legalità”.Franz Cannizzo, assessore alle politiche del lavoro
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