Catania. L’associazione “Genitori a Vita” compie un anno. E’ tempo di bilanci per i suoi operatori

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di iena a vita

È tempo di bilanci per l’Associazione “Genitori a Vita” che spegne la sua prima candelina. Era, infatti, il 14 marzo del 2013 quando un genitore disperato, perché l’ex moglie non gl’impediva di vedere il figlio, ha trasformato la sua sofferenza in energia propulsiva per la collettività. Un’energia che è diventata cemento per tenere unita la voglia di riscatto di tantissimi genitori che quotidianamente lottano per vedersi affermato il diritto ad instaurare un rapporto coi propri figli.

“Genitori a Vita” nasce a Catania ed è un’Associazione siciliana di promozione sociale che opera con lo scopo precipuo di tutelare tutti quei genitori feriti dal vedere calpestato il loro diritto a frequentare i propri figli. Un diritto sacrosante, anche e soprattutto nell’interesse del minore. Genitori che molte volte attendono invano l’intervento di quello istituzioni preposte alla tutela dei loro diritti. Un diritto reciproco quello che nasce dal rapporto tra genitori e figli perché ogni bambino ha diritto ad avere un rapporto continuo e armonioso con entrambi i genitori anche dopo la loro eventuale separazione e/o divorzio. Viceversa ogni genitore ha il pieno diritto di prendersi cura dei propri figli anche dopo la fine di un matrimonio.

In questi dodici mesi, attraverso iniziative encomiabili, che hanno rinsaldato sempre più la capacità d’interagire, di scambiare, di sentire e soprattutto di comunicare, l’Associazione Genitori a Vita è diventata una “reale presenza” in grado di accogliere e sostenere, con tutti i mezzi che ha a disposizione, quei genitori che non sono in grado di affrontare con le proprie forze il dramma di ritrovarsi con un figlio sottratto dalla burocrazia giudiziaria. Un’associazione che è scesa in strada e ha affrontato le istituzioni spesso sorde. Un’ente vivace che ha incontrato l’arcivescovo di Catania, il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta (nella foto), che si è presentata nelle aule di Tribunale, che ha proposto disegni di legge al Senato e a Montecitorio e in ultimo si è recata alla santa sede del Vaticano. A quanto pare il Santo Padre ha tenuto conto del dossier che la delegazione, nell’ottobre 2013, ha fatto consegnare nelle mani del Pontefice. La documentazione conteneva le scandalose cifre che riguardano la totale assenza di tutela dei minori e dei diritti umani nelle cause di separazione. In questa occasione a Sua Santità è stato richiesto aiuto sotto forma di asilo politico e da quel giorno Papa Francesco, nelle sue omelie, non dimentica mai di parlare dei genitori divorziati affermando che hanno diritto a vivere serenamente anche all’interno della chiesa.

Dunque un anno di intensa attività quello di “Genitori a Vita” che tra l’altro ha attivato diverse sedi operative in Sicilia e seguito centinaia di casi le cui condizioni si sono rivelate invivibili sotto diversi aspetti: legali, morali e fisici. I “nemici” più grandi che riguardano la tematica dei figli contesi sono l’enorme quantità di tempo impiegato per l’intervento delle istituzioni preposte alla tutela del rapporto genitori/figli e la mancanza di preparazione di moltissimi “addetti ai lavori”.

La percentuale di genitori che trova una soluzione immediata è davvero esigua, invece la stragrande maggioranza naviga nei meandri della burocrazia. L’enorme mole di lavoro che si è sviluppata in questo primo anno di attività ha messo l’Associazione nelle condizioni di coinvolgere sempre più operatori del settore (Assistenti Sociali, Psicologi, Mediatori, Avvocati ecc.) che con professionalità, impegno, altruismo e sano spirito d’aggregazione, sostengono volontariamente l’impegno di “Genitori a Vita”. Inoltre l’associazione provvede da qualche mese anche alla distribuzione gratuita di generi alimentari raccolti tramite diverse associazioni umanitarie. Del resto è ben noto che i divorziati rappresentano la terza povertà e che se non s’interviene al più presto scaleranno la classifica amara.

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Redazione Iene Siciliane

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