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Catania Lingue e Linguaggi…comunali: la “Lezione” del “prof.” Salvo Di Salvo
Pubblicato il 12 Luglio 2014
di Iena Tradotta
Ringraziamo l’Assessore Di Salvo per averci chiarito il problema di Catania. Come nella Palermo di benignana memoria il problema stava tutto nel “traffico”, a Catania il problema sta nell’Inglese. Ecco il perché è stato eliminato il “new jersey” dal lungomare, ecco perché è stato abbattuto il Bridge du tunnu gioeni.
Infatti Di Salvo, nel suo comunicato stampa (che segue in fondo) ci informa che ha istituito un “tavolo di co-working” con l’associazione Catania “Source”. Ah i beddi tavoli da briscola, ma unni sunu.
Ci sorge un dubbio, non è che Di Salvo confonda Plaja con un termine inglese? O, peggio, Liotru? O magari Librino per Little Book? Thanks Mr Di Salvo we appreciate a lot…appoi si liggisi a traduzione a pag 777 dò televideo.
Ecco il comunicato:
“Assieme cittadini e Amministrazione per migliorare Catania.Sarà istituito un tavolo di “co – working”.
L’assessore Di Salvo: “A settembre una giornata di confronto cittadini-Amministrazione”
Un tavolo di co-working per “rigenerare” Catania e curarne i beni comuni. Lo ha richiesto un comitato di cittadini che ha incontrato l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo . Lo scopo è quello di promuovere iniziative comuni per migliorare la qualità della città. All’incontro con l’assessore Di Salvo erano presenti una rappresentanza dei cittadini che aderiscono al progetto ” Catania Source”, il presidente della Consulta Giovanile Pierangelo Spadaro e Carmelo Coco funzionario responsabile del progetto ” Catania Agorà” .
” Ho dato subito la mia disponibilità – ha detto l’assessore Di Salvo- perché sono fermamente convinto della validità del percorso comune che Amministrazione e cittadini possono fare insieme”. Percorso già sperimentato all’estero e anche in Italia. La città di Bologna, lo scorso febbraio, ha varato un regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura dei beni comuni urbani che il comitato durante l’incontro ha presentato all’ assessore Di Salvo come possibile ipotesi di lavoro anche per Catania. Durante il tavolo di partecipazione civica sono state affrontate varie problematiche. In particolare i rappresentanti di Catania Source, la cui portavoce è Anna Maria Sapienza, hanno chiesto di essere coinvolti in un percorso di lavoro condiviso con i funzionari comunali, che porti avanti studi e progetti di miglioramento del territorio. Ad esempio si è parlato di ” rimodulare” l’utilizzo di una zona verde del centro di Catania, il giardino di via Biblioteca ,che i cittadini del quartiere possano vivere come bene proprio e quindi averne una cura diretta.
” Il confronto- ha continuato Di Salvo- è stato un’opportunità interessante che ci ha confermato quanto il progetto Catania Agorà sia assolutamente in sintonia con ciò che i cittadini hanno chiesto. Peraltro già i primi interventi con i murales alla Circonvallazione stanno cominciando ad abituare la cittadinanza ad avere cura dei beni della collettività come di un proprio bene”. La collaborazione dei cittadini è tra l’altro in sintonia con l’art.118, 114 comma 2 e 117 comma 2 della Costituzione. ” In questo senso – ha continuato Di Salvo- anche il progetto” La Fabbrica del Decoro”, inserito in Catania Agorà, è nel solco di questo lavoro corale della città per il suo miglioramento. Già da tempo abbiamo aperto un dibattito con la cittadinanza e alcuni degli atti adottati dalla Giunta sono già stati ampiamente discussi pubblicamente. Come ci chiedono oggi i rappresentanti di Catania Source ci faremo promotori, dopo l’estate, di una Giornata pubblica di confronto tra i Cittadini e l’Amministrazione”. “
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