Orazio Vasta
Il magistrato Giulio Toscano (nella foto), ieri mattina, è stato fra i primi cittadini catanesi ad accorrere in via Cristoforo Colombo, davanti all’edificio che, quando ancora non albeggiava, è stato riconquistato dall’Unicredit attraverso un blitz armato, con fabbri e muratori al seguito, della questura di Catania, che a sua volta ha agito su ordini della Prefettura, mettendo fine all’attività del CPO COLAPESCE.
“Ieri – dichiara il magistrato Toscano – lo zelante Prefetto di Catania, in ossequio alla “circolare Salvini” del settembre scorso, ha disposto, senza alcun preavviso, e senza alcuna ricerca di soluzioni alternative o concordate, lo sgombero del CPO Colapesce, un vecchio immobile di proprietà Unicredit, da tempo abbandonato, sito in uno dei tanti quartieri disagiati della nostra povera città. In questo immobile un gruppo di giovani aveva finora svolto una generosa opera a vantaggio soprattutto dei ragazzi della zona: doposcuola, attività aggregative varie, supporto in varie forme ai bisogni più urgenti della gente del luogo. Insomma, aveva fornito un embrione, uno “spicchio”di quei servizi sociali che il Comune non sa o non vuole fornire”.
“Tutto ciò – continua il coraggioso magistrato – è stato visto solo come un problema di ordine pubblico(?): e la forza del diritto “formale” è corsa in soccorso ai potenti, disinteressandosi di chi vive nel disagio sociale: prima le Banche, poi le “ classi subalterne “. A conferma ulteriore che Diritto e Giustizia non sono affatto la stessa cosa…”.
Intanto, ieri, l’assessore comunale Fabio Cantarella, della Lega, ha rivendicato, in nome di Salvini, lo sgombero del COLAPESCE, mentre il sindaco Pogliese, fascista di Forza Italia, dichiarava ai giornalisti che aveva appreso l’avvenuto sgombero dalla stampa: ” A monte – ha dichiarato il leghista Cantarella al giornale online L’urlo – vi è un provvedimento ministeriale, firmato del ministro Salvini che supera ogni competenza comunale. Il decreto in oggetto chiede massima attenzione alle Prefetture sugli sgomberi. Una prima attività di ricognizione ha permesso di ricostruire tutti questi immobili occupati e di valutarne finalità sociali di ogni centro. Alla luce di questa analisi si è elaborato un programma sulle iniziative da adottare in fase di sgombero. Dunque si sta procedendo secondo un calendario ben preciso”.
Sempre, ieri, dalle ore 20 alle 22 inoltrate, davanti al CPO sgomberato si è svolta un’assemblea, che ha lanciato la manifestazione che si svolgerà sabato pomeriggio a Catania, con concentramento alle ore davanti all’ingresso di via Etna della Villa Bellini, per concludersi davanti alla Prefettura.
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