Catania, migranti e accoglienza: dopo l'”emozione”, restò solo l’uomo in divisa a rappresentare lo Stato. E tutto il resto? Dove finì?

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Le ultime dalla drammatica vicenda dei profughi sbarcati sulla costa jonica…eccole…Nota da: Antirazzisti catanesiARCI, Catania Bene Comune, Collettivo politico Experia, GAPA, Rete Antirazzista catanese, Osservatorio su Catania

Intanto, l’ultima notizia: domani, mercoledì 14 agosto, alle 10, ci sarà un presidio e una conferenza stampa davanti alla scuola “A. Doria” di via Case Sante, nel quartiere Cappuccini.

e poi:

“da giorni nella scuola “A.Doria” sono recluse le famiglie siriane dei migranti arrivati con gli sbarchi sulle coste catanesi della playa all’alba di sabato 10 agosto. Sbarchi che hanno visto la tragica morte di sei ragazzi egiziani.Queste persone arrivano sulle nostre coste con i loro bambini, perché costrette a lasciare i propri paesi in guerra, in cerca della libertà, pagando migliaia di euro per lunghi viaggi e tragiche traversate.

Quale accoglienza hanno trovato in Italia?Lo Stato qui è presente solo con le forze dell’ordine.In questi giorni alla Doria non sono stati garantiti medici, interpreti, psicologi e mediatori culturali in grado di rispondere ai bisogni dei migranti. Lasciati soli, sono stati sostenuti solamente dai professionisti contattati da noi associazioni antirazziste, presenti sin dalla prima ora per prestare loro solidarietà e fare in modo che venissero garantiti i diritti fondamentali.

Ringraziamo il quartiere per l’importante sostegno dato in questi giorni alle famiglie e ai loro bambini attraverso la semplice vicinanza o il dono di beni di prima necessità.

Sperando che la vicenda delle famiglie siriane si risolva in breve tempo, non possiamo ignorare che le attuali leggi razziste sull’immigrazione continueranno a mietere vittime tra i migranti.Chiediamo, quindi, l’abolizione immediata delle attuali leggi Turco-Napolitano e Bossi-Fini che in questi anni hanno solo aggravato il problema dell’immigrazione, costringendo i migranti alla clandestinità e allo sfruttamento.Chiediamo inoltre la libera circolazione delle persone, che nessuno sia più costretto a morire per migrare e che finisca questo tragico mercato di esseri umani”.

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Redazione Iene Siciliane

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