Catania, Mobilità e Scienza: risposta all’assessore comunale Serafini


Pubblicato il 08 Febbraio 2013

su facebook impazza la polemica sul nuovo sistema di “bus rapid transit” e su qualche “leggero disturbo” portato alla cittadinanza (guarda servizio precedente su ienesicule). E arrivano risposte…

di iena oculataSergio Serafini dixit:

“Io non posso accettare questo gioco al massacro nei confronti dell’uomo prima che assessore Santi Cascone. Io credo che il BRT sia un progetto non innovativo, quanto mutuato da altre realtà che certamente hanno altre criticità urbanistiche. Non sono un tecnico quindi non sono in grado di esprimere un giudizio sulla realizzazione.

Quello che dico è che non posso sostenere un post nel quale si scatenano stati d’animo di odio nei confronti di una persona che, senza ritenersi infallibile, sta cercando di apportare a Catania uno strumento che in prospettiva (e se ben funzionante) diminuirà l’afflusso delle macchine nelle zone critiche della nostra Città.

Concluderei dicendo che i Catanesi non ringrazieranno l’Assessore Santi Cascone nè nel senso vero del termine nè in senso ironico. Non lo ringrazieranno nel senso vero del termine perchè a Catania c’è una resistenza culturale non indifferente a tutto ciò che è innovativo. Non lo ringrazieranno nel senso ironico del termine perchè semmai dovrebbero immaginare di avere un comportamento più dignitoso alla guida e dopo averlo acquisito autoringraziarsi.

Capisco che qualcuno la possa pensare diversamente da me, come l’amico Mario Bucolo, e lo rispetto. Però attenzione a fare passare messaggi di attribuzione unica della responsabilità. E’ davvero una cosa spiacevole come lo è attribuire le colpe di un ferito (o peggio di un defunto) ad una persona.

E’ giusto essere vigili. E’ giusto essere propositivi. Ma è incredibile criticare in toto un progetto come questo.Senza rancore, ma con dispiacere”RispostaCarissimo Sergio Serafini,

le critiche se interpretate correttamente dovrebbero portare migliorie e – se del caso – ripensamenti. Anzi adeguamenti.Qui non stiamo giudicando l’uomo ma l’assessore, anzi stiamo giudicando il modo in cui è stato studiato, e ora realizzato, un progetto che se ben interpretato avrebbe portato sicuro giovamento a una città come Catania. L’odio di cui lei parla non esiste. Nessuno ODIA Cascone, ma viene da chiedersi se per caso Cascone prova questo sentimento nei confronti dei catanesi. E se così non è, perché farci un regalo così assurdo?Nessuno di noi è un tecnico, vero. Ma se le fanno passare la conduttura dell’acqua in mezzo alla porta d’ingresso e sopra il pavimento non ci vuole un tecnico per capire che c’è qualcosa che non va. E allora a che servono tutte queste offese? Non si capisce.Se il tubo è in mezzo ai piedi, si toglie e lo si fa passare dal posto giusto. Semplice, no? Costerà un po’ di più? Forse, ma non pregiudicherà il costo complessivo dell’intera opera. I benefici in questo caso supererebbero – e di gran lunga – il disagio di una modifica in corso d’opera.Chi di noi non sarebbe felicissimo di una città meno caotica, di un centro storico vivibile e sicuro anche durante le notti del fine settimana? Chi non utilizzerebbe i parcheggi scambiatori – se ci fossero – se potesse contare su un servizio pubblico efficace e puntuale? Chi accetterebbe di spendere i propri soldi in benzina, traffico e ricerca spasmodica di un parcheggio se sapesse di poter arrivare a lavoro in orario? Ma se devo essere alle nove in ufficio non è che posso arrivare in ritardo e dire al “capo” non è passato l’autobus! Perché al secondo giorno non l’avrei più un capo! Tutto questo non mi sembra fuori dal mondo.Nelle altre città da cui è stato copiato il progetto, i servizi FUNZIONANO! Uno ci può contare.Poi possiamo commentare per ore la guida dei catanesi, ma sarebbero chiacchiere perse perché non è questo l’argomento del contendere. Non ora per lo meno.Su una cosa però le do ragione: la responsabilità non è unica. Non credo che sia solo di Cascone. Qualcuno (il consiglio, la giunta, il sindaco, lo stesso assessore con tanto di laurea in ingegneria) avrà contribuito ad approvare progetto e spesa. Sulla scorta di quali controlli?Qui non stiamo criticando un progetto, ma la sua assurdità già nella messa in opera. Si rende conto di quanto è pericoloso? Lei un giro se l’è fatto? Possibile che non le è venuto neanche un dubbio guardando la corsia unica di viale Fleming?Le ricordo che Catania vanta almeno due opere di eccelsa ingegneria.La prima è quella di aver previsto un incrocio sotto un ponte (leggi Tondo Gioieni).La seconda è una curva a gomito nel raccordo in discesa di viale Mediterraneo.C’è gente che ancora piange i morti per queste oscenità e lei si preoccupa di due critiche?Non sarebbe il caso di scrollarsi di dosso un po’ di presunzione e andare a vedere di persona se queste critiche sono campate in aria? Giusto per dimostrare ai catanesi che voi siete diversi da chi vi ha preceduto

Con ricambiato dispiacere.  


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