a cura di iena di strada
Si corre seriamente il rischio della “desertificazione” del centro storico di Catania, ovvero della chiusura di intere vie della nostra città.E molte volte si tratta di esercizi con una storia pluriennale e persino dotati in proprio di un marchio riconoscibile.Le saracinesche chiuse a Catania diventano quindi la fotografia della “Grande Crisi” che ci colpisce di più perchè davanti a quelle serrande abbassate ci passiamo davanti tutti i giorni.
Per far fronte a questa situazione, secondo Franz Cannizzo, presidente degli albergatori del ricettivo extralberghiero etneo con l’Abbetnea e componente della giunta provinciale di Catania della Confcommercio “occorrerebbe che l’amministrazione comunale di Catania si muovesse per assicurare una rotazione degli esercizi chiusi aiutando i giovani ad aprire anche in posizioni commerciali di sicuro interesse e buona circolazione di potenziali clienti.
L’ostacolo ad operazioni di questo genere – evidenzia Cannizzo – è rappresentato dagli affitti che in centro a Catania, sono ancora elevati.Sarebbe opportuno studiare un accordo tra il comune di Catania, la Confcommercio e le altre importanti organizzazioni di Rete Imprese per l’Italia,applicare un un’aliquota Imu agevolata ai proprietari di immobili commerciali che li daranno in locazione a nuove iniziative commerciali promosse da giovani e donne,a canoni calmierati e garantiti per almeno tre anni.
Il comune di Catania potrebbe intervenire -conclude Cannizzo- costituendo un apposito fondo (la dotazione dovrebbe essere di poche decine di migliaia di euro) per garantire il proprietario contro eventuali inadempienze del neo-commerciante fino ad un massimo di sei mensilità”.
Quindi un’operazione concreta per rianimare il centro storico di Catania sia dal punto di vista commerciale che turistico.