Catania, nuovo piano viario: c’è chi dice “no”. Ma è possibile sostenere che sia “tutto un favore all’imprenditoria rampante cittadina?”

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 commerciocommercioTrecentoventi firme raccolte fra commercianti e residenti, il proposito di continuare fino a lunedì prossimo arrivando a quota seicento, poi la parola passerà al sindaco e al Prefetto: che faranno? Interverrà, magari dopo un incontro, Stancanelli?

Il “comitato civico spontaneo”, appoggiato dalla Cidec, organizzazione del commercio, dice “no” al nuovo piano viario al centro storico di Catania: chiede che tutto torni come prima. Lo fa con un incontro con la stampa nella sede della Cidec, alla presenza dei dirigenti dell’organizzazione e dei commercianti che non vogliono questo nuovo piano dell’amministrazione Stancanelli.

Accanto a loro, a Laura Raffone,  Alessio Zizzo e Roberto Tudisco della Fipet Cidec (nella foto), anche il consigliere provinciale Ernesto Calogero che ha presentato un ordine del giorno sull’argomento. Ora si attende dal consiglio comunale un’interpellanza sulle strade dell’Etna. Ma le competenze degli enti locali si possono modificare come un piano viario? Comunque, questo pezzo di commercio catanese è per il “no” a questo piano. 

A chi serve il piano? “Il piano è stato fatto per favorire il centro commerciale che sta nascendo al Porto”- ha dichiarato il segretario generale della Cidec Antonino Giampiccolo. “L’ho detto anche davanti ai rappresentanti del comune di Catania e non sono stato smentito” ha aggiunto Giampiccolo, che ha chiosato: “non si può stravolgere la vocazione turistico-commerciale di questa parte di città, ‘ammazzando” decine di botteghe di commercianti e artigiani”.

Secondo voci circolanti in città il sindaco avrebbe interessi convergenti con il trenino turistico che fa il giro di piazza Duomo: non ci sono conferme, solo illazioni.

Le preoccupazioni sincere dei commercianti vanno alla salute e all’incolumità dei cittadini: esempio? Gli autobus vanno troppo veloci nell’ambito del nuovo piano di circolazione. Panico? Pericolo per vecchi e bambini magari quelli che frequentano la scuola? Certo, a Catania la lentezza delle vetture dell’Amt è proverbiale, ora magari qualcuno potrebbe chiedere che i vigili urbani sanzionino l’alta velocità? Giriamo la domanda alla dirigenza dell’azienda trasporti comunale di Catania.

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Redazione Iene Siciliane

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