Catania, operazione antidroga: i cittadini collaborano con i carabinieri


Pubblicato il 25 Settembre 2012

Alle prime luci dell’alba di oggi, il comando provinciale dei carabinieri di Catania ha dato esecuzione a un’operazione antidroga, convenzionalmente denominata “Castigo”, nei confronti di un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere di Picanello. L’intervento, che ha visto coinvolti un centinaio di militari, ha portato all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili dell’organizzazione e dei pusher.

L’operazione è stata illustrata ai giornalisti, stamane, in conferenza stampa (nella foto) dal colonnello Nazareno Santantonio e dal comandante del nucleo investigativo Luca Corbellotti.Ecco quanto riportato dagli investigatori.L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania e che ha portato alle odierne risultanze investigative, è stata avviata a seguito delle telefonate pervenute al 112 da parte di numerosi cittadini che segnalavano un consistente spaccio di droga gestito da un gruppo di soggetti in prossimità dell’incrocio tra la via Tartini e la via Macaluso del quartiere Picanello. Le investigazioni, avviate sin da subito dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catania, consentivano di riscontrare la fondatezza delle notizie e di individuare in breve tempo una vera e propria organizzazione a delinquere, a conduzione famigliare, che deteneva il controllo e l’esclusiva gestione del lucroso settore dello spaccio di marijuana nel citato quartiere. Le indagini sono state condotte oltre che con le tradizionali metodologie dell’osservazione su strada e del pedinamento anche con il supporto di attività tecniche audio e video. Durante le investigazioni sono stati numerosi i controlli ed i sequestri effettuati nei confronti dei consumatori che avevano poco prima acquistato lo stupefacente (persone di varia estrazione sociale -ha detto ai giornalisti il comandante Corbellotti). L’attenta analisi dei dati raccolti e dei filmati registrati ha consentito, altresì, di individuare i nascondigli utilizzati dai pusher, ubicati nelle vicinanze della piazza di spaccio, e di sequestrare consistenti quantitativi di droga, oltre a ritrovare diverse armi nella disponibilità del clan (non è, però, contestata dall’Accusa l’ipotesi di legami mafiosi).

Dalle indagini è emerso che la piazza di spaccio era operativa dalle ore 17.00 alle ore 21.00 di tutti i giorni, festivi compresi. A ciascuno degli arrestati era attribuito un incarico ben preciso, secondo un modello operativo ben collaudato che prevedeva, tra l’altro, un presidio su via Tartini, con il compito di contattare gli acquirenti, e numerose vedette dislocate nelle vie circostanti per eludere il controllo delle forze dell’ordine. La droga veniva occultata in grossi quantitativi in nascondigli da cui veniva prelevata in piccole quantità via via che si esaurivano le scorte detenute dai pusher. Il giro d’affari calcolato ammonta a circa 1.800 € al giorno.

Di primaria importanza anche il ruolo delle donne tratte in arresto, alle quali -secondo l’ipotesi d’Accusa- il clan aveva assegnato il compito di raccogliere il provento quotidiano dell’attività di spaccio e di custodirlo in maniera sicura per conto dell’organizzazione.

Ecco l’elenco degli arrestati:1. NOLFO RAFFAELE SALVATORE, NATO CATANIA 3 FEB 1972, IVI RESIDENTE, PREGIUDICATO, IN ATTO SOTTOPOSTO ARRESTI DOMICILIARI;2. PULVIRENTI FRANCESCO, NATO CATANIA 4 OTT 1981, PREGIUDICATO;3. GIORDANO GIOVANNI, NATO CATANIA 2 AGO 1980, PREGIUDICATO;4. LA ROSA CARLO GIOVANNI, NATO CATANIA 25 NOV 1992, PREGIUDICATO;5. MUSUMECI GIOELI CARMELO, NATO CATANIA 19 FEB 1982, PREGIUDICATO;6. ODORIFERO LUCA, NATO CATANIA 18 NOV 1984, PREGIUDICATO;7. POPOLO GAETANO GIOVANNI, NATO CATANIA 15 APR 1972, PREGIUDICATO;8. SCUDERI ANTONINA, NATA CATANIA 21 LUG 1955;9. N.C. A., 16ENNE DI CATANIA.10. CASABIANCA ALFIO, NATO CATANIA 1 GEN 1987, PREGIUDICATO, IN ATTO GIÀ DETENUTO.IMPUTAZIONI DI REATO

CASABIANCA Alfio, GIORDANO Giovanni, MUSUMECI Gioeli Carmelo, NOLFO Raffaele Salvatore, ODORIFERO Luca, PULVIRENTI Francesco, SCUDERI Antonina, N.C.A (minore)

a. del delitto di cui all’art. 74 comma 1, 2, 4 D.P.R. 309/90 perché si associavano tra loro allo scopo di commettere più delitti tra quelli previsti dall’art.73 decreto citato, segnatamente, di acquisto, trasporto, detenzione illecita e cessione a terzi di sostanza stupefacente del tipo marijuana contemplata nella tabella I dello stesso decreto.Fatto aggravato trattandosi di associazione armata.

Fatto ulteriormente aggravato per PULVIRENTI Francesco e NOLFO Raffaele Salvatore per aver essi promosso ed organizzato l’associazione.

b. del delitto p. e p. dagli artt.81 cpv., 110 c.p., 2, 4 e 7 L. 895/67 e successive modifiche, perché, in concorso tra loro, illegalmente detenevano e portavano in luogo pubblico due armi comuni da sparo, segnatamente, una pistola semiautomatica completa di serbatoio monofilare contenente 9 cartucce cal.7,65 ed una pistola semiautomatica marca “Automatic Bruni 96 cal. 8 mm made in Italy” completa di serbatoio monofilare contenente 6 cartucce cal. 7,65.

c. del delitto p. e p. dagli artt.81 cpv., 110 c.p., 23 comma 1, 3 e 4 L. 110/75, perché, in concorso tra loro, illegalmente detenevano e portavano in luogo pubblico due armi clandestine, segnatamente, le due pistole semiautomatiche descritte al capo che precede, pistole giocattolo fatte oggetto di artigianale modificazione, perfettamente funzionanti e dotate di potenzialità offensiva, armi, pertanto, sprovviste dei numeri e dei contrassegni identificativi previsti dalla legge.

POPOLO Gaetano Giovanni, LA ROSA Carlo Giovanni

del delitto p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110 c.p., 73 comma 1, 1 bis e 6 D.P.R. 309/90 perché, in concorso tra loro e con altre persone rimaste non identificate, in numero superiore a tre persone, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, senza l’autorizzazione di cui all’art. 17, illecitamente acquistavano, trasportavano, offrivano in vendita, detenevano e cedevano a terzi sostanza stupefacente del tipo marijuana, contemplata nella tabella I del decreto citato.


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