Catania, operazione antimafia: le vie della droga sull’asse Olanda-Napoli-Catania


Pubblicato il 09 Luglio 2012

Numeri importanti per un’azione ficcante contro il “business” degli stupefacenti. Tutti i nomi dei coinvolti…

Di Iena Marco Benanti

42 arresti, oltre cinque milioni di euro di beni sequestrati (fra cui anche quote di società, una edile e una di cartoleria, oltre ad appartamenti e auto), stessa sorte per chili e chili di stupefacente: questi sono, in estrema sintesi, i dati di un’imponente operazione antimafia, condotta dai finanzieri del Gico del Nucleo di polizia tributaria di Catania, scattata da stamane, sotto l’Etna.

Oltre duecento militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catania stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale etneo, nei confronti di 42 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti ed al possesso e detenzione di armi da fuoco. L’operazione, denominata “pret à porter”, ha interessato le province di Catania, Napoli, Palermo, Caserta, Ragusa, Bologna, Siracusa, Enna, Cosenza, Terni ed Isernia.

La richiesta dei provvedimenti è stata avanzata dai Pubblici Ministeri Antonino Fanara ed Andrea Bonomo, sostituti procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, sulla scorta degli esiti delle indagini dei finanzieri del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania. Stamane, l’operazione è stata illustrata alla stampa dal procuratore aggiunto Amedeo Bertone e dai vertici del comando provinciale delle “Fiamme Gialle” con il comandante Francesco Gazzani.

Le indagini della Guardia di Finanza sono iniziate nel 2006 dopo che all’aeroporto “Catania – Fontanarossa”, era stata arrestata una donna di origine dominicana, di professione “fotomodella”, appena sbarcata da un volo proveniente dai Paesi Bassi, che aveva ingerito 98 ovuli che contenevano poco più di un kg di cocaina. Dall’arresto della donna sono state avviate complesse investigazioni che hanno permesso di identificare sia i fornitori che i destinatari dello stupefacente sequestrato. Le successive intercettazioni, corroborate da una incalzante attività di polizia giudiziaria di tipo tradizionale (osservazioni, sopralluoghi, pedinamenti, e appostamenti), hanno portato alla fine alla luce l’esistenza di una associazione per delinquere composta da italiani, alcuni dei quali noti come organici ad associazioni mafiose, e soggetti stranieri.

Ma l’aspetto più caratterizzante di questa operazione è da individuarsi nella ricostruzione delle rotte adoperate dai clan mafiosi catanesi per il controllo dello spaccio nelle piazze della città e della vicina provincia di Ragusa. Da una parte, il clan “Pillera-Puntina”, capitanato da Francesco Ieni, soprannominato “u’ castoro”, figlio di Giacomo “Nuccio” Ieni; dall’altro, il clan “Laudani”, capeggiato da Sebastiano Laudani, nipote del capostipite dell’omonimo clan mafioso. In particolare, questi ultimi si rifornivano di grosse partite di cocaina in Campania da esponenti di spicco del clan camorristico di Torre Annunziata dei “Gionta”, tra i quali il noto Pasquale Gionta, figlio del capostipite, Valentino Gionta.

Ma la Campania non era l’unica fonte di approvvigionamento. Come ogni organizzazione che si rispetti, anche quella dei trafficanti di droga aveva diversificato il rischio, ricorrendo anche ad altri tipi di stupefacenti (marijuana orange skunk” ed ecstasy) e ad altri metodi di importazione, come quello che prevedeva il reclutamento di corrieri “ovulatori” direttamente all’estero e disposti anche a rischiare la vita pur di guadagnare qualche centinaio di euro per un singolo viaggio. In questi casi, per curare i rapporti tra i gruppi catanesi ed i grossisti residenti all’estero era stata creata una rete di soggetti sudamericani che dimoravano stabilmente a Catania e che, oltre ad organizzare le fasi logistiche finalizzate ad accogliere i corrieri, provvedevano anche al trasferimento degli introiti ricavati dalla transazioni andate a buon fine utilizzando i servizi di “Money Transfer”.

Invece, il gruppo catanese operante per conto del clan “Pillera –Puntina” aveva creato una base logistica a Bologna, dove venivano stoccate le partite di marijuana “Orange Skunk” provenienti dall’Olanda da destinare, successivamente, a Catania utilizzando veicoli presi a noleggio o, più semplicemente, il treno. Le indagini hanno seguito tutte le fasi della distribuzione, fino allo spaccio. Da qui, i numerosi casi documentati dai finanzieri del Gico di spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Complessivamente, nel corso dell’operazione sono stati sequestrati circa 14 chilogrammi di cocaina, 28 chilogrammi di marijuana del tipo “Orange Skunk” e sono state tratte in arresto 10 persone in flagranza di reato. Parallelamente, sono stai svolti anche approfonditi accertamenti patrimoniali, per individuare i beni immobili e le autovetture acquistate con i proventi dell’attività illecita. La complessa attività di polizia economico-finanziaria ha consentito di sottoporre a sequestro beni mobili (autovetture-moto) immobili (appartamenti e garage) e conti correnti riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di 5 milioni di euro.

Le persone colpite dal provvedimento cautelare in carcere sono: AMITRANO Guido, classe 1971, nato a Torre del Greco (NA) ma residente a Torre Annunziata (NA); BUONERBA Eduardo, classe 1972, nato a Napoli ma residente a Casoria (NA); CAIAZZO Alfredo, classe 1975, nato a Torre del Greco (NA) ma residente a Torre Annunziata (NA); CARACCIOLO Domenico, classe 1979, nato e residente a Torre Annunziata (NA); CICIRELLO Francesco, classe 1961, nato e residente a Catania; COPPOLA Biagio, classe 1976, nato e residente a Torre Annunziata (NA); CORTES BERMUDEZ Claudia Lorena, classe 1984, nata in Colombia ma residente a Catania; CRISTALDI Giuseppe, classe 1978, nato e residente a Catania; CRISTALDI Salvatore, classe 1974, nato e residente a Catania; CRISTALDI Santo, classe 1972, nato e residente a Catania; D’AGATA Antonino, classe 1986, nato a Catania ma residente a Misterbianco (CT); DI MAURO Maria Gloria, classe 1984, nata a Catania ma residente a Mascalucia (CT); DI MAURO Salvatore, classe 1986, nato e residente a Catania; DI VITA Antonino, classe 1986, nato e residente Catania; ESPOSITO Francesco, classe 1974, nato e residente a Torre Annunziata (NA); GIUSTOLISI Giuseppe, classe 1986, nato a Catania ma residente a Gravina di Catania (CT); GRECO Gianni, classe 1983, nato a Catania ma residente a Misterbianco (CT); IENI Francesco, classe 1982, nato e residente a Catania; IENI Piera Liliana, classe 1976, nata e residente a Catania; ISAIA Carmelo Orazio, classe 1988, nato a Catania ma residente a Misterbianco (CT);LAUDANI Alfio, classe 1978, nato a Catania ma residente a Nicolosi (CT); LAUDANI Salvatore, classe 1979, nato a Catania ma residente a Nicolosi (CT); LAUDANI Sebastiano, classe 1983, nato a Catania ma residente a San Giovanni La Punta (CT); NOVAS CANELA Eliezer, classe 1986, nato a Santo Domingo (Repubblica Dominicana); PAROLISI Alfonso, classe 1964, nato e residente a Casoria (NA); PARTINI Gianluigi Antonino, classe 1986, nato a Catania ma residente a Misterbianco (CT); PIETERNELLA Juan Alberto, classe 1972, nato a Santo Domingo (Repubblica Dominicana); PULIA Daniele, classe 1984, nato e residente a Catania; QUAGLIARlELLO Pasquale, classe 1956, nato a Napoli ma residente a Casoria (NA); QUAGLIARlELLO Valerio, classe 1980, nato a Napoli ma residente a Casoria (NA); QUIJANO ALVAREZ Catherine, classe 1985, nata in Colombia ma residente a Vittoria (RG); ROSANO Marcello Antonio Carmelo, classe 1984, nato e residente a Catania; SCIUTO Francesco Antonino “Junior”, classe 1985, nato e residente a Catania; TAVERAS Jhonsalin, classe 1972, nato a Sanchez (Repubblica Dominicana); TESTA Luciano, classe 1980, nato e residente a Catania; TUMMINELLI Massimo Giovanni, classe 1965, nato e residente a Palermo; VALDEZ DIAZ Eivar, classe 1966, a Cali (Colombia) ma residente ad Aci Sant’ Antonio (CT); ZUCCARO Daniele, classe 1977, nato e residente a Catania;

Le persone colpite dal provvedimento cautelare degli arresti domiciliari sono:AVOLA Roberto, classe 1978, nato e residente a Modica (RG); MARCHETTA Salvatore, classe 1985, nato a Catania ma residente a Gravina di Catania (CT); PENNISI Giovanni, classe 1978, nato a Catania ma residente a San Giovanni La Punta (CT); VITTORIO Francesco, classe 1976, nato a Catania ma residente a Tremestieri Etneo (CT).


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