Catania, “opere d’arte”: il forunculo di Lincoln

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Stasera grande Evento,cu’ tutti pari, macari ‘u sinnaccu stancanulla  

Di Iena Urbanisticamente arredata maleEccoci, tutti emozionati (a Catania diremmo “tutti cagati”) andiamo a vedere la miracolante risurrezione di Piazza Lincoln, sponsorizzata da Dolce & Gabbana….ah no scusate…è che lo sponsor al cacao imita talmente bene il logo D&G che si fa confusione.Lasciamo a Voi cari lettori i commenti alla galleria fotografia qui presentata, facendo solo alcune considerazioni.Per quanto ci riguarda l’impressione sul come è stata ristrutturata la piazza è uguale al colore del componente principe dello sponsor…e l’impressione è quella, ci fa cacaOre!!!

Iniziamo dalle strisce pedonali naif che ci scusiamo di non aver potuto fotografare perché il traffico automobilistico era senza soluzione di continuità grazie al favore che il Sindaco ha fatto allo sponsor distaccando una decina di VVUU e chiudendo al traffico l’area tra il cacao e la cacca…ops scusate tra lo sponsor e la piazza. Da quanto visto nelle scorse settimane sulla bacheca del nostro amico Cascone, assessore alla mobilità del Comune di Catania, ci sembra sia stata sua l’idea di bandire un concorso per strisce artistiche…diamo per scontato (nel senso che forse l’han fatto ma conoscendo i nostri “polli” potrebbero, appunto averlo fatto con lo sconto) che siano legali e che se qualcuno venisse investito su tali strisce poi venga risarcito.Dalle strisce entriamo sulla piazza lato ovest su via Torino…percorrendo la conchiglia scivola per i disabili…ops…inciampiamo subito…ma come ed i disabili? Ed iniziamo a scoprire il leitmotiv della piazza…il gioco dell’inciampo. Infatti tutta la piazza è disseminata di strani e fantasiosi giochi del piffero…dove finiscono le mattonelle ci sono microscivole in cemento (di quasi 4cm) …tutto in modo irregolare, ottimo per inciampare anche da fermi. Per non parlare dei binari, ben rialzati ed inciampabili proprio all’interno di una strana area azzurrino puffo che non si capisce a cosa serve e perché sia di quel colore.

Risalendo da lato est ci imbattiamo in un professionista dela posa di mattonelle…oh ce ne fosse una messa bene, tutte sballate, non allineate, anche qui inciampare è quasi banale. Ci addentriamo nella piazza entrando dal triangolo verde..praticamente un perizoma…l’unica area a verde…forse 20 metri lineari per 3 e basta, nessuna altra presenza di verde nella piazza. Certo saranno felici i bambini di rotolarsi in quello spazio…peccato che basta che inciampino per finire arrotati in mezzo alla strada, infatti l’area è troppo vicina alla strada. Ci addentriamo attratti (eufemismo) da strani foronculi che avvolgono gli alberi (dicono siano frutto di uno studio da parte di specialisti agronomi…speriamo…sbagliano in ospedale i medici figuriamoci gli esperti agronomi, speriamo che gli alberi non moriranno).

Foruncoli in cemento dipinti color sabbia a farci credere ci siano le dune…ed i cammelli? Nel frattempo cerchiamo un cestino…cosa rara, solo pochi presenti nella piazza…e pieni zeppi. Decidiamo quindi di portare il nostro cane a sgambettare seguendo l’invito del sindaco (nel senso che ci aveva invitato a portare il cane non che sgambettasse lui…) e ci troviamo in un’area a fagiolo, di 10mt per 4 con albero e fontana al centro, difficile far sgambare i cani in così poco spazio…per giunta l’area non è adeguatamente recintata, troppo basso il recinto e senza alcuna rete, i cani potrebbero scappare e finire subito arrotati visto che la stessa è a ridosso della strada. Ma dopo tanta fatica vorremo sederci…panchine? Zero! Dopo averle cercate le scopriamo ai 4 angoli, 5 o 6 panchine che senza possibilità di smentita non possiamo che definire “ammazza bambini”. Sono infatti lastre di metallo piegate ad L con spigoli vivi ad altezza di bambini, il primo che inciampa in zona…dove ci sono i saltellini previsti dal progettista genio, può sbattere facilmente sull’angolo vivo e restarci secco. Ed al centro della piazza? Panchine? Si spera metteranno tavolini e sedie e si spera non si venga obbligati a consumare presso lo sponsor. Al centro della piazza troviamo un aborto di pseudo chiosco informativo (sembra con pubblicità dello sponsor, non funzionava bene, verificheremo), anche quello con spigoli vivi., che un genio del naming ha chiamato “PiazzA bramo Link On”…il povero presidente Lincoln si sta rotolando nella tomba.Contro la sfiga, per evitare di inciampare, si usa dire anche “merda merda merda”…vale anche per la Piazza!

  

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Redazione Iene Siciliane

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