Ecco i primi stralci dei verbali del neocollaboratore di giustizia….Di Iena Giudiziaria, Marco Benanti
Si tratta delle prime dichiarazioni rese in carcere dal nuovo pentito che si sussurra farà tremare Catania. Ve le riportiamo così come sono state trascritte sui verbali redatti dai magistrati catanesi. Naturalmente prendetele come le dichiarazioni di un pentito, per quanto importante sia, che necessitano dei dovuti riscontri e approfondimenti. Siamo anche disponibili a ospitare il parere dei diretti interessati al fine di garantire ai nostri lettori un’informazione che sia completa.
“…Per quanto concerne i politici, preciso che Arcidiacono mi disse su mia richiesta, allorchè gli chiesi se fosse vero che essi aveva ricevuto il denaro dovuto da Tenutella, che tra questi vi era anche il fratello dell’avv. Strano Tagliareni che peraltro mi risultava essere in personali rapporti di conoscenza con Motta Antonio e con la sorella di questi. Ricordo che Motta Antonio, mi disse, in altra occasione, che Strano aveva un incarico al comune di Catania (assessore ai lavori pubblici o comunque poteva influire su chi lo era) e che per questo aveva favorito lo stesso Motta assegnando o facendo assegnare dei lavori a imprese vicino al Motta. Non so dire quali fossero le imprese favorite perché Motta si guardava bene dal dirlo a me. In cambio, Strano per i favori ricevuti dal Motta otteneva somme di denaro. Il fratello dell’avvocato Strano si adoperò per sbloccare le autorizzazioni necessarie per Tenutella ma non so dire cosa fece anche se Arcidiacono mi fece capire che egli agì anche su altri politici per tale scopo…”
E ancora ha dichiarato La Causa ai pubblici ministeri Agata Santonocito e Antonino Fanara: “…ho sentito parlare di un tale Sangiorgi Antonino di Palagonia e Fagone Fausto ma non sono in grado di focalizzare meglio il ricordo…”. Parole del boss Santo La Causa, neo collaboratore di giustizia, davanti ai Pm Carmelo Zuccaro, Agata Santonocito e Antonino Fanara. Quel che abbiamo trascritto è tratto dai verbali depositati dalla Procura della Repubblica di Catania, ieri nell’ “abbreviato” di “Iblis”, in corso davanti al gup Santino Mirabella. La Causa, quindi, fa il nome di Nino Stano, ex assessore regionale al turismo e attuale senatore di Fli.
Vi ricordiamo come la posizione di Nino Strano è stata stralciata dall’inchiesta Iblis perché ritenuta marginale e la Procura ha chiesto l’archiviazione del fascicolo, ma l’udienza non e’ stata ancora fissata dal Gip Luigi Lombardo. Secondo la difesa del senatore le dichiarazioni di La Causa non cambiano la posizione dell’assistito perchè parla di cose già note, anche se tutte da provare sul piano della verità.
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