Catania, politica e comune: la lista elettorale come la “maglia che si ama”? Già due “cambi”, tutti per “Articolo 4”!


Pubblicato il 16 Agosto 2013

Non è il mondo del pallone, dove i sentimenti contano poco, è il consiglio comunale rossazzurro, dove si cambia casacca, presto, manco il tempo…

di iena in campoCome si dice da qualche tempo non ci sono più “i giocatori-bandiera”: il professionismo avrebbe fatto breccia nel mondo del pallone. Ma quale “maglia per una vita”, solo interessi! E i tifosi ci restano male.

Planando su scenari molto seri, ma molto più seri (dicono così) scendiamo a Palazzo degli Elefanti, dove il 2 agosto si è insediato il nuovo consiglio comunale, nato dalle elezioni del 9 e 10 giugno. Ebbene, in due settimane già ci sono due “cambi di casacca”. E tutti si dirigono al “centro”. Una “corsa” da “recordman” mondiali.

Per “articolo4” la creazione di Lino Leanza. Che da cinque componenti passa a sette (quasi a sfiorare “Con Bianco per Catania” del presidente mitico Alessandro Porto): arrivano -(con una “scelta di vita” definitiva?) secondo la nostra metafora-pallonara- Massimo Tempio (eletto con “Tutti per Catania”, a sinistra) e Nuccio Lombardo (“salito” con “Primavera per Catania”, sotto).

Il primo dal centrodestra “stancanelliano” (ma quanti lo hanno “tradito” all’ex sindaco?), il secondo dal centro-centro-sinistra-centro-centro. Ora centro! Avranno fatto centro? Lo staremo a vedere. Anche perchè di “scelte di vita” ne dovrebbero arrivare altre: si sa, chi governa ha un fascino ideale altissimo…E poi tornando alla metafora pallonara, è sempre meglio stare in una squadra dove si può giocare un ruolo, che restare in una dove si rischia -come dire- la panchina: lo avrebbe detto anche Catalano.

Insomma, ma a fare l’opposizione chi resterà? Qualcuno già parla di una realtà in cui l’opposizione al massimo è nella società (dove?).   

Ma c’è di più: perchè alla “svolta articolo4” di Tempio sarebbe legata -secondo i beneinformati- quanto accaduto alla seconda municipalità a Picanello, dove Alessandro Campisi, eletto in “Tutti per Catania” -e parrebbe vicino a Tempio- è divenuto vicepresidente di Enzo Li Causi, presidente eletto con “Articolo4” con una maggioranza di segno opposto.

Un “ribaltone” di quelli classici, denunciato da più parti. Hanno scritto i consiglieri della seconda municipalità: Enzo Crimi, Marco Di Blasi, Adriana Patella, Ignazio Platania,Pina Rapicavoli:

“a seguito della nomina del vicepresidente della seconda municipalità la maggioranza uscita fuori dalle urne si dice esterrefatta per i metodi usati dalla presidenza e per il ribaltone di fatto che questa vicenda comporta. Infatti, il consigliere Alessandro Campisi, eletto in “Tutti per Catania”, lista sostenitrice del candidato presidente della coalizione di centrodestra, è magicamente approdato al gruppo di Art.4 ed è stato nominato vicepresidente. Increduli nell’apprendere quanto deciso dal Presidente Li Causi constatiamo l’assoluta slealtà di Art.4 nei nostri confronti, facciamo presente che la situazione venutasi a creare non gioverà certamente a instaurare un clima positivo e costruttivo, perché bisognerà scongiurare che la politica poltronista e miope del presidente si riverberi sul consiglio e a cascata sulla qualità dell’attività amministrativa. Noi teniamo agli abitanti della municipalità e non ne facciamo una questione di poltrone: la vicenda di oggi dimostra che la presidenza Li Causi e la politica di Art.4 viaggia in maniera diametralmente opposta ai nostri auspici”.

Ma non solo: il coordinatore provinciale del “Megafono” il mitico Giuseppe Caudo ha, fra l’altro, dichiarato: “…Prendiamo atto di come “Art 4″ intenda gestire i rapporti di alleanza e speriamo che questo voto non nasconda qualche altro accordo sottobanco. Anche se tale scelta ha tutto il sapore di un uscita da Prima Repubblica.Ecco perché in pieno spirito con il mandato ricevuto dagli elettori, di ottemperare ad un forte cambiamento nei metodi e nelle nomine – dove il merito e non altro deve essere per tutti la linea guida -, abbiamo chiesto al nostro gruppo di porsi fuori da questi accordi. Accordi che vedono oggi al governo della II Municipalità’, una maggioranza diversa da quella venuta fuori dal voto , che ha eletto presidente Enzo Li Causi. Al presidente Li Causi chiediamo un immediato confronto per trovare una rapida soluzione a questa spiacevole vicenda, gli chiediamo inoltre di tornare immediatamente sui suoi passi e restituire dignità al voto dei cittadini !”

    


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