Catania, 22 novembre 2024 – I consiglieri comunali del M5s Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio hanno presentato un’interrogazione urgente sulla recente concessione rilasciata alla società La Tortuga, che prevede l’ampliamento e la privatizzazione del molo di ponente del porticciolo di Ognina, sottraendo spazi storicamente accessibili alla collettività. “La concessione, approvata dalla Regione Sicilia, sembrerebbe senza […]
Catania “Poltrone&Legalità all’italiana”, Camera di Commercio: Confindustria vuole tutto, ecco le parole di chi dice “no”
Pubblicato il 15 Aprile 2014
Di seguito la relazione presentata da Confcommercio stamattina in conferenza stampa (nella foto)…
“le nostre Organizzazioni hanno inviato, nei giorni scorsi, un comunicato in cui documentavano, a prescindere dal numero dei Consiglieri camerali designati, di rappresentare la maggioranza delle aziende della provincia di Catania.
Abbiamo cercato, in tutti i modi possibili, una soluzione, accettando anche la Presidenza Bonaccorsi, pur ritenendo, sia chiaro, ci fossero consiglieri più rappresentativi.
In questo senso le nostre Organizzazioni, per lasciare uno spiraglio ad una possibile trattativa, hanno votato fino alle fine scheda bianca.
Sembrava che si fosse arrivati ad un positivo accordo quando abbiamo accettato una proposta avanzata dalla stessa Confindustria, alla presenza e con l’assenso di quasi tutti i consiglieri camerali.
Purtroppo, a poche ore di distanza, non sappiano se per interventi esterni od altro, l’improvviso voltafaccia di Confindustria ci ha costretto a presentare le dimissioni, come gesto di protesta verso un sistema di potere che vantando rapporti ad ogni livello pretenderebbe di decidere su tutto.
Tutto questo per garantire che migliaia di imprenditori che si riconoscono nelle nostre organizzazioni non debbano sentirsi ospiti in una casa che è la loro.
Ci auguriamo che l’assessorato, nell’intera vicenda, sappia essere terzo, come dovrebbe, evitando di applicare in territori diversi dell’Isola regole diverse di “quel che convenienza comanda”.
Ci auguriamo, altresì, che il Presidente Crocetta voglia accendere i riflettori su quanto sta accadendo nel sistema delle Camere di Commercio siciliane che costituisce un qualcosa di unico a livello nazionale.
Due parole, infine, dobbiamo dedicare ad alcune dichiarazioni rilasciate ieri dai Consiglieri Micalizzi e Reburdone: al primo, che a ogni piè sospinto evoca l’intervento della Procura, facciamo presente che la cosa ci farebbe certamente felici soprattutto perché servirebbe a far chiarezza sull’intera vicenda. Chi, eventualmente, abbia commesso atti illeciti, lo si vedrà allora. Al secondo, vogliamo rispondere punto su punto:
1) Non abbiamo mai adombrato un collegamento fra la nomina del consigliere Bonura a Presidente della Società Aeroporto Catania, anche se a posteriori, qualche dubbio ci sorge, è infatti quanto meno strano che dopo aver contestato per mesi e mesi i requisiti del Presidente, questi si dimetta proprio pochi giorni prima del rinnovo camerale. Come è strano di un protocollo n. 710 dell’1 Aprile 2014 abbia segnalato l’impossibilità della Camera di Commercio di partecipare all’assemblea della Sac ed è ancora più strano che lo stesso giorno, 1° aprile, (e poi qualcuno dice che la burocrazia non funziona) abbia nominato il commissario ad acta perché partecipasse all’assemblea del 2 aprile u.s. Le interpretazioni su quanto scritto le lasciamo al libero pensiero di chi legge, noi non abbiamo nulla da aggiungere.
2) Non capiamo come il Consigliere Bonaccorsi possa parlare di grave ritardo dopo aver taciuto per quasi 2 anni sui ritardi dell’Assessorato che non riguardano solo la C.C.I.A.A. di Catania ma anche quelle di ENNA, RAGUSA, MESSINA. Umanamente capiamo la sua delusione e gli siamo vicini, ma ognuno deve saper assumere le proprie responsabilità.
3) Le nostre organizzazioni non hanno contattato nessuno cercando voti, non avevamo ambizioni, avevamo proposto a suo tempo come nome di mediazione il consigliere Bonura e ce lo siamo trovati improvvisamente alla presidenza dell’aeroporto.
4) Il programma condiviso, e Bonaccorsi dovrebbe saperlo bene, è un insieme di buone intenzioni e nulla più, i progetti sono altra cosa!
5) Ringraziamo il dott. Bonaccorsi che afferma di aver voluto dare visibilità alla Confcommercio con la Vice Presidenza ma lo tranquillizziamo, a noi non serve, piuttosto rilegga con calma la sua intervista e LIVE SICILIA di 2 anni fa in cui affermava che Confindustria non cerca cariche! Ancora Bene!
6) Per cortesia, consigliere Bonaccorsi, non parli di interpretazioni ministeriali, abbiamo i documenti con cui possiamo dimostrare che lo stesso funzionario esprime pareri diversi sullo stesso argomento, anche qui una stranezza che segnaliamo, a prova della ritrovata esperienza della burocrazia il 09/04/2104 Confindustria chiede un parere al Ministero dello Sviluppo economico, che risponde in data 10 aprile fornendo per altro parere discordante a firma dello stesso funzionario da quello fornito il 16/11/2011.
7) Da ultimo, se il Consigliere Bonaccorsi è così tranquillo in merito alle forze in campo non avrà difficoltà ad accelerare il rinnovo, in pochi mesi si può fare tutto con buona pace di tutti.”
E dal Presidente di Confcommercio Catania Riccardo Galimberti sono arrivate queste parole:”non ci siamo sentiti rappresentati per quanto riguarda i numeri che portiamo in questa governance. Numeri certificati dalla Camera di Commercio, a dispetto dei seggi attribuiti per un errore formale negli apparentamenti. Pur avendo gradito, nello spirito di far ripartire da subito l’Ente camerale, la presidenza confindustriale, non abbiamo avuto recepimento della nostra istanza di riequilibrio che si sarebbe avuto con l’inserimento nella giunta, da subito, dei rappresentanti di Coldiretti, Confesercenti e Confcommercio.Auspichiamo quindi che venga applicata la norma di salvaguardia dello statuto camerale per cui si dovrebbe procedere a rinnovate procedure elettive con la nuova legislazione più snella e veloce.Vedremo quindi come l’assessore regionale alle Attività produttive Linda Vancheri, da una posizione di terziarietà e nell’interesse di tutte le categorie produttive, sancirà il principio di diritto, fermo restando che il precedente ragusano non potrà permettere che si applichino due pesi e due misure.Ci confronteremo con tutte le forze politiche affinchè vengano rispettati questi principi, in caso contrario ne faremo un caso nazionale”.
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