Resoconto dell’incontro di stamane…
Organizzata dal circolo cittadino “Rinascita” di Sinistra Ecologia Libertà, si è svolta oggi, presso l’ingresso del porto di Catania, via Dusmet, , la conferenza stampa sul tema:
Ancora le mani sulla città: il sindaco Stancanelli e la nuova speculazione edilizia sul porto di Catania.
Alla conferenza stampa hanno partecipato Marcello Failla, responsabile commissione territorio e Enrico Giuffrida, coordinatore del circolo cittadino “Rinascita”, che hanno denunciato il carattere speculativo della nuova proposta di piano regolatore del porto, in discussione in consiglio comunale.
“A pochi giorni dallo scioglimento e dalle nuove elezioni amministrative, “hanno detto Marcello Failla (nella foto quello meno anziano) e Enrico Giuffrida”, l’amministrazione Stancanelli ed il consiglio comunale di Catania hanno deciso di discutere e di deliberare il nuovo piano regolatore del porto, un documento già rigettato dal senato cittadino nel 2007, perché ritenuto sovradimensionato e di grande impatto sull’assetto urbanistico della città.
Nelle città europee i porti sono dovunque occasione di sviluppo del commercio di merci e, soprattutto, volano del turismo, mentre a Catania si pensa ad una immane operazione speculativa che cancellerà tutte le opportunità che l’approdo marittimo potrebbe offrire alla nostra economia.
La proposta depositata in consiglio comunale, infatti, prevede oltre 1.100.000 mc di nuove edificazioni, ad altissimo impatto ambientale, basti pensare che vengono previste altezze di 20 metri.
Il porto verrebbe così trasformato in un nuovo, immenso centro commerciale, sacrificandone le funzioni marittime e cancellando per sempre le grandi opportunità economiche che esso potrebbe offrire.
Tutto ciò avverrebbe in violazione della legge istitutiva dei porti, che permette solamente la realizzazione di quegli immobili funzionali all’attività propria dei porti, (rimessaggio, crocieristica e merci).
Preoccupa inoltre “hanno continuato Marcello Failla e Enrico Giuffrida”, che tutto questo avvenga nel più assoluto silenzio. Le forze politiche, sociali, sindacali si contraddistinguono per la loro grave assenza dal dibattito cittadino sui destini di una struttura decisiva per il futuro della città.
La stessa Assindustria appare disinteressata al futuro del nostro porto ed è del tutto subalterna ad un modello speculativo dello sviluppo economico, che si è rivelato di corto respiro e del tutto distante dai grandi progetti infrastrutturali che interessano tutte le città di mare europee.
Tante comunità mediterranee hanno puntato, infatti, sullo sviluppo delle “università del mare”, individuando nelle moderne e più dinamiche modalità di spostamento di uomini e cose, le opportunità per incrementare il turismo, riducendo l’impatto ambientale ed i costi che incidono sul trasporto delle merci.
Catania resta così isolata dai grandi flussi commerciali e turistici, con un porto che per anni è stato gestito come uno stipendificio, senza alcuna programmazione: una semplice occasione per riciclare personale politico di secondo piano, pagato a peso d’oro, pur senza avere alcuna competenza.
Sinistra Ecologia Libertà “hanno concluso Marcello Failla e Enrico Giuffrida” invierà nei prossimi giorni a tutti i consiglieri una specifica lettera- denuncia che renderà pubblici i caratteri altamente speculativi del piano regolatore del porto in discussione in consiglio comunale, invitando il senato cittadino a bocciare un atto del tutto illegittimo.
La stessa lettera che sarà inviata per conoscenza alla Procura della Repubblica di Catania, alla quale si chiede fin d’ora di verificare anche la situazione patrimoniale dei consiglieri che approveranno il grave ed immotivato atto deliberativo.”
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