Secondo la ricostruzione dell’Accusa, l’ex deputato avrebbe utilizzato la forza intimidatrice, in particolare tre persone ritenute vicine ad ambienti criminali, per costringere un imprenditore a pagare un debito di 150 mila euro che non gli riconosceva. Comunque, in Cassazione, in occasione del riesame delle ordinanze di custodia cautelare dei tre, l’aggravante mafiosa è caduta.
Stamane, davanti al Gup Dorotea Catena, Pm Agata Santonocito, è stato sentito il presunto estorto, l’imprenditore Alfio Arena. Particolare, stamane Arena era seguito da un paio di poliziotti: una tutela o scorta anche per lui?
Quanto emerso in aula dalle parole di Arena, con alcune contraddizioni, potrebbe comportare eventuali modifiche dei capi di imputazione e delle richieste di condanna.
La Pubblica Accusa ha già chiesto la condanna per i tre imputati: venti anni per Alfio Bonnici (difeso dall’avv. Ezio Maccarrone), tredici per Francesco Leonardi (difeso dall’avv. Francesco Marchese), quindici per Luigi Grasso (difeso dall’avv. Belinda Zisa). Prossima udienza, con probabile sentenza, l’8 novembre prossimo. E le sorprese potrebbero essere dietro l’angolo….
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