Oggi pomeriggio, prima assemblea provinciale dei “grillini”. Ecco cosa abbiamo visto…
di Iena Politica, Marco Benanti
“Grillo? Demagogo. Populista”; “Grillo? Gente arrabbiata”. Ne abbiamo sentite di queste e di altre in questi mesi, in occasione dell’espansione del movimento guidato dal comico genovese. Certo, abbiamo ascoltato, nello stesso periodo, anche parole di apprezzamento, di condivisione per chi sente sulla propria pelle l’inettitudine del sistema dei partiti, la loro lontananza e incapacità di affrontare i problemi delle persone in carne ed ossa. Insomma, tempi difficili per l’Italia e la sua “classe dirigente”. Però, si vuole fare qualcosa, magari “sbagliando”, ma è sempre meglio fare che stare inerti.
Oggi pomeriggio, siamo andati a vedere la prima assemblea provinciale del “Movimento 5 stelle” e vi raccontiamo cosa abbiamo visto. Intanto, abbiamo visto tanta, ma tanta gente nella sala del centro “Zo”. Circa duecento persone (nella foto). E questo, la prima domenica di luglio, a poche ore dall’inizio della finale degli europei di calcio, con l’Italia in campo. Insomma, un dato rilevante. Quanti altri partiti o similtali potrebbero avere riscontri del genere? Poi, abbiamo assistito agli interventi -su un ordine del giorno- degli attivisti del “Movimento cinque stelle” e abbiamo ascoltato parole pacate, interventi su fatti e proposte concrete. Non urla, nè facce ringhiose. La propaganda dei media “seri” lascia il tempo che trova. Certo, si è trattato di interventi, in particolare, su questioni organizzative, ma è normale, visto che siamo agli inizi del percorso di questa forza politica. Abbiamo visto e sentito persone provenienti da tutta la provincia di Catania. Altro dato da rilevare.
Altro dato: non abbiamo visto, in sala, “professionisti dei partiti” o della “politica”. Le solite “facce” che tante altre volte abbiamo visto in questi anni a Catania. Buon segno! -aggiungiamo noi. Certo, ci sono anche persone che hanno fatto altri percorsi politici, ma, in generale, tirava un’ “aria nuova” oggi pomeriggio. Niente personalismi, nessuna “medaglietta” o “titoli” da vantare davanti a tutti, con annessi “veleni” sotterranei. Saremo “ingenui” ma a noi questo piace. E molto.
Certo, resta il dato dei contenuti: su questo la critica e le posizioni sono e devono essere diverse. In democrazia, la diversità è sale. Non parole. Ma la nostra sensazione è che c’è tanta voglia di partecipare, di fare, di dare il proprio contributo ai problemi della vita politica. Non abbiamo visto “derive” o “pericolosi qualunquisti”. Ecco, forse, una certa “demonizzazione” dei media -che probabilmente tradisce paura e nient’altro- non serve, o forse serve al “movimento” per crescere. Ribadiamo: sui contenuti ognuno dovrà e potrà dire la sua. Ma sul merito, con occhio critico, non con la voglia di “demonizzare” nessuno. Almeno questa è la nostra opinione.
Lo seguiremo, con attenzione e spirito critico. Senza “paraocchi”. Come con tutti e sempre.
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