Dopo i flash flash e le dichiarazioni straordinarie di chi comanda, andiamo a vedere cosa accade nella città che non finisce mai in prima pagina…
di iena di stradaA Catania l’evento è stato straordinario: si è abbattuto un ponte! Con velocità da standard europei. E hanno pure riaperto la strada: da vantarsene! C’era l’ “emergenza sismica” con annesse “via di fuga”…anche dalla realtà?Invece, a Catania, che è la stessa città, ma a sud, c’è un quartiere, l’Antico Corso, dove il rischio crollo è proprio vero, da tempo immemore. Ma non gliene frega niente a nessuno. O quasi.Guarda ad esempio la Torre del Vescovo (guarda foto)
addirittura “Io Cambio Catania” di Giuseppe Berretta (non un centro della “sovversione comunista”) ha segnalato il caso. Lo ha fatto, per altra struttura, anche l’attuale consigliere di quartiere Pd della Prima Municipalità, Davide Ruffino in un intervento recente su un fatto specifico….eccolo…
“Catania. Il Pd chiede interventi contro il degrado del centro storico
Il segretario del Circolo Centro storico del Partito Democratico etneo, Davide Ruffino, denuncia le condizioni di rischio ed estremo degrado in uno degli angoli più suggestivi del rione Purità, all’Antico Corso. Si tratta della chiesa del Santo Bambino all’angolo tra la via Plebiscito e la via Bambino “che, nonostante sia una delle più belle chiese della città di Catania, le cui origini risalgono al 1700, purtroppo non è conosciuta da nessuno, cittadini o turisti, perché da troppi anni è in stato di abbandono”. “La chiesa del Santo Bambino è di proprietà dell’azienda ospedaliera Policlinico-Vittorio Emanuele, che più volte negli ultimi anni sarebbe stata invitata dall’amministrazione comunale a mettere in sicurezza la struttura, divenuta pericolosa per i passanti oltre che l’ennesimo simbolo del degrado che regna nel quartiere, visto che la struttura è stata lasciata in mano ai vandali da troppo tempo” prosegue il segretario del Circolo Centro storico dei Democratici. “Negli ultimi trent’anni – spiega ancora Ruffino – sono stati avviati vari interventi per transennare la chiesa, che ancora oggi si presenta agli occhi dei catanesi imbrigliata in delle poco sicure transenne di ferro, tra sporcizia e mancanza di requisiti di sicurezza”….”
Insomma, malgrado la propaganda, la realtà viene fuori. Anche a Catania: emergenza!/p>
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