di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Catania, San Berillo Vecchio: domani è il primo giorno di una “nuova era”?
Pubblicato il 06 Giugno 2012
A Palazzo degli Elefanti sindaco e progettista per il volto nuovo di corso dei Martiri, vecchia “ferita” della città. Da cinquant’anni. Allora si deportarono migliaia di famiglie in periferia, in nome della speculazione edilizia. Oggi?
Prima di Natale, avevamo pubblicato un articolo in occasione della firma al Tar sul contenzioso: a distanza di sei mesi, cosa è stato mantenuto delle promesse di cantieri e posti di lavoro?A cura di Iena Ambulante
Riceviamo dall’ufficio stampa del comune
Corso Martiri: Il sindaco Stancanelli e l’archistar Cucinella presentano il plastico del progetto definitivo. Giovedì 07 Giugno alle ore 10,30 nella sala giunta di palazzo degli elefanti il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli e il progettista del nuovo masterplan di Corso Martiri della Libertà architetto Mario Cucinella, illustreranno il plastico del piano di risanamento del vecchio San Berillo. Oggi infatti è stato presentato al Comune dai soggetti privati il progetto definitivo, termine da cui decoreranno i 45 giorni per il benestare dell’Amministrazione Stancanelli con la stipula della relativa convenzione per il rilascio delle concessioni edificatorie.
Nell’accordo di conciliazione siglato lo scorso 17 novembre al Tar di Catania le parti hanno concordato i nuovi punti qualificanti del progetto stabilendo, tra l’altro, una rideterminazione della cubatura realizzabile sulle aree interessate di complessivi 240 mila metri cubi, con una volumetria di oltre il 30% in meno rispetto al precedente Accordo Quadro firmato nel 2008, il mantenimento nell’attuale sito della scuola Giovanni Pascoli che dunque non sarà abbattuta e l’eliminazione dell’ interramento di Corso dei Martiri.
Questo, invece, è il nostro pezzo di sei mesi fa…..“Tremila posti di lavoro circa, avvio a giugno, un lungo e complesso contenzioso, già costato miliardi al comune, che termina, un pezzo di città, al centro storico, che viene riqualificato con tante opere, dal teatro al mercato al coperto, dai parcheggi interrati al verde pubblico: la firma di stamane per lo “stop” definitivo al contenzioso fra comune e soggetti privati interessati al nuovo Corso dei Martiri, nel vecchio San Berillo, significa tutto questo.Al Tar, di prima mattina, davanti al Presidente Campanella, si sono presentate le parti (nella foto la firma da parte del comune): da una parte il comune con il sindaco Raffaele Stancanelli, l’assessore al bilancio Roberto Bonaccorsi, avvocati e consulente, il prof. Agatino Cariola, dall’altra i rappresentanti di “Istica”, “Cecos” e “Risanamento San Berillo”, con amministratori e legali.In meno di un’ora si è proceduto alla firma che suggella la fine dei contenziosi fra pubblico e privato e dà il via alla riqualificazione e alle opere. Progettista, scelto dai privati, con costi a loro carico, è l’architetto Massimiliano Fuksas, che -secondo i beneinformati- arriverà a metà dicembre a Catania: entro gennaio dovrà presentare il progetto. Secondo voci di corridoio, il suo compenso si aggirerebbe intorno ai tre milioni di euro.Soddisfazione generale al termine delle operazioni: il sindaco Stancanelli ha sottolineato gli effetti benefici per la città e per il Comune, in un momento difficile generale. Insomma, si riavvia -a sentire il sindaco- l’economia catanese. Resta solo da definire la situazione con un’impresa che ancora non ha chiuso il contenzioso, ma si tratta – è stato spiegato- di una posizione minoritaria. Tutto bene quel che finisce bene? Staremo a vedere. Le “Iene” vigilano.iena corsara”
E i cantieri? E i posti di lavoro? Corso dei Martiri, oggi, è semplicemente una grande “casbah”; mentre il sindaco “insegue” i lavavetri, il volto antico della città resta. Almeno per adesso.
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