Catania, “scienziati” e flop Tondo Gioeni: domani consiglio comunale straordinario. Intanto, costerà o no qualcosa spostare i sottoservizi Enel?


Pubblicato il 21 Ottobre 2013

Ultimissime dall’area dei “geni al lavoro”intorno al ponte che non c’è più…pubblichiamo il secondo intervento dell’ing. Vincenzo Condorelli, da poco consulente del sindaco Bianco….di iena in filaDomani, dalle 16, finalmente arriva il consiglio comunale straordinario, chiesto dal centrodestra, sul Tondo Gioeni. Ci sarà il sindaco?Intanto, per caso, spostare i sottoservizi Enel costerà o no qualcosa?Ed ecco l’intervento, del 7 agosto scorso, su La Sicilia, pag 25. Scrive l’ing. Vincenzo Condorelli, oggi consulente del sindaco….leggete bene le parole che usa!“La Sicilia”, 7 agosto scorso, pag 25“«Asini e picciriddi, Diu l’aiuta! »Mi ero illuso, qualche giorno fa, quando ero intervenuto sull’argomento che cifosse spazio e/o tempo per vedere i risvolti tecnici di un progetto così impegnativoper il traffico della nostra città. Invece nulla: si è deciso di fare e si farà; macosa e come si vedrà dopo: per ora abbattiamo l’odiato ponte. Avanti, all’arrembaggio!Neanch’io ho mai fotografato il ponte (pur trattandosi di una struttura scatolaredi notevole pregio tecnico) come osservava, sempre sul giornale, un altro lettore,come, d’altra parte, non ho mai fotografato la forchetta con la quale mangioe le mille cose utili che usiamo più o meno consapevolmente ogni giorno. Osservoanche che, se oggi esistono alcune rotatorie funzionali alla circonvallazione,questo è “colpa” degli ingegneri e io sono certo il primo responsabile. Non sonoquindi innamorato del ponte e penso che possano esserci, per la intersezionedel Tondo Gioieni, anche soluzioni migliori dell’attuale: ma dove sono gli studi,le simulazioni, i progetti? Quali sono i dati di partenza del progetto? E’ veroche l’impresa ha eseguito i rilievi topografici dell’area dopo l’appalto? E ancora,perché tanto tempo è trascorso e nulla di ufficiale è mai trapelato? Dove sonole prove di carico effettuate sul ponte? Chi ha scritto che è pericolante? Dov’èchi ha redatto e per conto di chi il progetto di consolidamento? Chi lo ha esaminatoe “validato”? Chi ha guardato il computo metrico ed il tipo di intervento ritenendolocongruo? E soprattutto, dove sono i rilievi sul traffico (non quelli fattida me, oltre dieci anni fa) dove sono le simulazioni per le varie soluzioni proposte?E tutti gli altri ponti, sovrappassi, palazzi che non rispettano le normativesismiche, e che potrebbero cadere su tutte le strade di Catania, li abbattiamoo no? Il sovrappasso della circonvallazione sulla via Passo Gravina (dista 100metri dal ponte del Tondo) lo lasciamo o lo abbattiamo? E il ponte della ferroviaad Ognina? Ed il Teatro Massimo, il palazzo comunale, il “grattacielo”, il Tribunale?E tutte le costruzioni pubbliche (scuole, ospedali, ecc.) e private (abusivee non) costruite, prima che fosse esteso anche al nostro territorio, nel 1981,l’applicazione della normativa antisismica (in pratica tutta Catania) le abbattiamoo no?Tra l’altro, per inciso, i politici catanesi degli anni 60 si erano vantati di aver ottenutol’esclusione dalla applicazione della normativa sismicaper il territoriodella città. Oggi nessuno può costruire un appartamento, un garage senza eseguirecalcoli ed elaborazioni che vengono realizzati (dopo gli opportuni input)da software di simulazione delle azioni sismiche che portano ad affinamento emiglioramento dell’organismo strutturale. Perché allora oggi l’Amministrazionesi lancia ad occhi chiusi in una operazione come questa di cui parliamo, senzautilizzare gli stessi strumenti di simulazione che esistono anche per le dinamichedel traffico? Perché tanti anni sono trascorsi inutilmente? Gli amministratorisanno che l’Ufficio Comunale del Traffico è dotato di tali strumenti di calcolo?Sono stati utilizzati?Io capisco che bisogna tener conto delle giuste esigenze di una ditta che anni faha vinto una gara d’appalto e vuole che tutto ciò si concretizzi in lavoro, ma michiedo: perché è andato in gara quel progetto che “non c’era” e, direi, che non c’èancora? Ritengo inoltre che le esigenze che bisognerebbe tenere più presenti sianoquelle di migliaia di cittadini che potrebbero pagare sia in termini economici(diretti), sia in termini di tempo e di stress una scelta sicuramente affrettatae molto probabilmente sbagliata. E non faccio riferimento solo al periodo di esecuzionedei lavori.Qualcuno ha pensato che, in direzione ovest-est, al di sotto della circonvallazionela più vicina direttrice di traffico esistente è rappresentata dall’asse dei viali?Qualcuno ha calcolato come si distribuirà sui viali e su tutte le altre strade quellaaliquota di traffico che presumibilmente non sarà più “smaltita” dalla nuovainfrastruttura? Quindi alleggeriamo di traffico la circonvallazione che per sua definizionedovrebbe drenare il traffico dal centro e dalla zone pregiate della cittàed aumentiamo le vetture in circolazione in piazza Roma … Bella operazione!Sono tante le domande. Volendo esagerare, qualcuno ha pensato che anche ilmuro di sostegno (lato parco Gioieni) non più “puntellato” dal cavalcavia potrebbecollassare o comunque avere necessità di immediati adeguamenti negati inveceall’odiato ponte? E dove è finito il sottopasso, in una certa fase della progettazioneprevisto tra la via Caronda e la via Grassi che certamente contribuirebbealla funzionalità d’insieme della complessa intersezione?Ma tanto, è inutile continuare, auguri di cuore a Catania che proprio per la sua”fragilità” meriterebbe delicatezza, amore, attenzione … A tutti noi non resta chesperare che, ancora una volta, trovi conferma quel detto siciliano … Asini e picciriddi,Diu l’aiuta!ING. VINCENZO CONDORELLI”.


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