di iena devota
L’Accademia di Belle Arti di Catania continua senza sosta a sostenere la lotta contro il femminicidio e la violenza di genere, sensibilizzando allievi, artisti e appassionati del mondo dell’arte e della cultura con iniziative che scuotono la città. Scopo della manifestazione “Sembrava fosse amore”, ideata e voluta dal direttore Virgilio Piccari e dalla professoressa Liliana Nigro, volutamente ispirata alla XIV edizione della mostra “Agatamente Agata” dedicata alla Santuzza, analizzare la nostra società senza rassegnarsi alla violenza.
“È facile piangere i morti ma è giusto domandarsi come ci relazioniamo ogni giorno con i vivi – dichiara con piglio deciso Liliana Nigro dai microfoni della sala conferenze del Palazzo della Cultura – solo attraverso una seria presa di coscienza possiamo cambiare le cose. Le donne muoiono, perché lasciano”. Hanno animato l’evento culturale, coordinato da Liliana Nigro, docente di Storia del Costume dell’Accademia di Belle Arti, supportato da i Lions Club di Trecastagni, Misterbianco, Acitrezza Verga, Ordine Constantiniano di rito orientale e Associazione Troinese di Imakera, numerosi esponenti del mondo culturale etneo come Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Giuseppe Idonea, responsabile delle Relazioni esterne del Comune di Catania e direttore Cunes Comuni Unesco Sicilia, Mariella Gennarino, stilista e presidente della giuria di qualità della mostra Agatamente Agata, Carmela Pisano, presidente Lions VI circoscrizione, Andrea Ventimigla, presidente Caritas Carmelitana Italiana, Antonio Galvani, presidente zona 15, e Salvatore Giacona, presidente del Consiglio dei Governatori anno 2008/2009.
“Abbiamo subito aderito al progetto presentato dall’Accademia di Belle Arti – spiega Franco Lombardo, presidente del Club Acitrezza Verga, a nome degli altri presidenti Vera Cavallaro, Maurizio Ceraulo e Giovanni Pagana – e speriamo che questo piccolo sostegno aiuti questi giovani meritevoli ad andare avanti nel realizzare i loro progetti”.
A conclusione dell’incontro hanno sfilato tutti gli abiti che hanno partecipato alla mostra e un abito da sposa della stilista Mariella Gennarino. “Le cinquanta creazioni presentate trasmettono emozione, tradizione e passione – aggiunge Mariella Gennarino – sono stati utilizzati pizzi, pietre preziose e materiali riciclati di vario genere e sono sicura che presto sentiremo parlare dei giovani stilisti che hanno dato vita a questa mostra”.
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