di Iena Comunale Cuttigghiara
Si respirava una paludata aria istituzionale, stamani dalle 9.30, a Palazzo Platamone, per la giornata di studio dedicata al tema “la lotta alla corruzione tra repressione e prevenzione” presente quasi tutta la Giunta sindaco e vice in testa; dei due assessori assenti, non facciamo i nomi, non vorremmo che per colpa nostra fossero destinatari di provvedimenti disciplinari.
Infatti, appena iniziamo a gironzolare noi, la paludata aria istituzionale di cui sopra, si trasforma, repentinamente, in una specie di cappa da grande fratello orwelliano, presenti molti funzionari e dirigenti comunali, alcuni sotto procedimento disciplinare, che guardano distrattamente in aria per evitare l’incontro del nostro sguardo foriero magari di qualche domanda, qualche altro si avvicina con circospezione e domandiamo di cosa sia accusato secca la risposta – “di aver fatto il mio dovere” – subito allontanandosi.
Frattanto che arrivavano le personalità invitate alla giornata di studio, tra le prime il Procuratore, Giovanni Salvi, poi: il magnifico Pignataro, il Prof. Grasso, la dottoressa Laudani, la dottoressa Rizzo.
A proposito: ma vedere seduti a pochi metri l’uno dall’altro l’inquirente e rappresentanti di enti che potrebbero essere oggetto di eventuali indagini (vedi alla voce comune di Catania) non fa nessuno effetto, nemmeno ai “maestri di morale” della societàcivilecatanese, ben rappresentata stamane?
Incrociamo, nel salone, colui che ci ha stampato una lampo querela nonché esperto delle relazioni esterne, della pietra lavica e commissario liquidatore della decotta Municipale Trasporti, il perito tecnico Giuseppe Idonea.
Prima che cominciassero i lavori il direttore Benanti ha consegnato alla dottoressa Liotta (vedi foto in alto), promotrice dell’interessante iniziativa, un dossier con le “legalità primaverili “che le Iene Sicule hanno reiteratamente denunciato come marachelle dell’amministrazione: il segretario, direttore e responsabile della legalità, l’ha ricevuto senza battere ciglio, consegnandolo dopo qualche minuto alla sua segretaria.
Molto probabilmente per il tema affrontato nella giornata di studio, non era presente “mister Asec sessantamila o trentacinquemila”: gli sarà stato imposto di non muoversi da Palazzo degli Elefanti, tanto lì si trova tra amici? Oppure si saranno divisi i compiti con l’ “esperto di tutto”, che essendo solo in conflitto con una circolare della funzione Pubblica, si riterrebbe meno esposto sul piano mediatico?
Delle importantissime relazioni ascoltate non scriveremo nulla perché potrete leggerle nel comunicato stampa del Comune!
Accenniamo solo alla rivendicazione di primogenitura esternata dal sindaco Bianco, in apertura dei lavori, per avere per primo in Italia nel 1988 lui stesso sindaco, istituito l’assessorato alla trasparenza conferendone la delega al professore Franco Cazzola, docente di scienza della politica all’Università di Catania (a proposito, ma il prof. Cazzola dov’è finito?). Evviva, Evviva plaudiamo tutti commossi.
Ah! Stavamo dimenticando di raccontare (che imperdonabili che siamo) che concludendo i loro interventi (10 minuti) sindaco, Procuratore e Rettore, sono andati via, seguiti dalla Giunta, da molti funzionari e dirigenti del comune, qualcuno anche dell’area metropolitana. Evidentemente nessuno di loro aveva interesse ad ascoltare i relatori. Così è se vi pare!
Applausi!
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