Catania show, elezioni e quartieri periferici. Da Librino Sonia Messina, passionaria Pd: “del quartiere se ne parla con troppi alti e bassi”


Pubblicato il 24 Gennaio 2013

Sotto il vulcano è scoppiato “l’amore per Librino”: ma è tutto vero oppure è una presa per il culo preelettorale?

di iena di strada marco benantiIntervista “sbagliata” a Sonia Messina (nella foto).

Chi è Sonia Messina? E’ una giovane –la chiamano così, ma purtroppo questa è la cultura dominante nell’italietta- che lavora sul territorio. A Librino. Da anni. E ci mette la faccia, mentre altri del suo partito al posto della faccia hanno il culo. Ma questa è una questione politica di cui parleremo più in là.

Allora abbiamo pensato di rivolgere a lei qualche domanda, anche perché da qualche tempo –si vota fra poco- è “scoppiato” un grande -e sincero- interesse per i quartieri popolari catanesi, quelli popolati dai “cattivi”. Vai Sonia Messina, vediamo che dici: supererà l’ “esame Spataro” (il segretario Pd rossazzurro noto per le sue interviste assolutamente incomprensibili)?

Sonia Messina, Librino è divenuto in queste ultime settimane una sorta di “ombelico del mondo”. Tutti o quasi nella politica catanese ne parlano, tutti dicono di volerlo aiutare, cambiare, sostenere. Addirittura c’è chi dice di averlo già fatto. Insomma è scoppiato “l’amore universale per Librino”. La preoccupano queste attestazioni di “amore sincero”?Per pura coincidenza, fra poco si voterà. Cosa chiede oggi un abitante di Librino alla politica? Una soluzione potrebbe essere, a suo avviso, che chi ha avuto responsabilità di governo -centrosinistra e centrodestra- ammetta dapprima le proprie responsabilità nel degrado del quartiere?

“Che Librino sia al centro dell’attenzione della politica catanese è sempre un bene. Quello che ci preoccupa, invece, è che si decida di parlarne “molto” in alcuni momenti e “troppo poco” in altri!Innanzitutto, la prima cosa che mi sento di dire, è che l’approccio lessicale su Librino continua ad essere teorico e indefinito.Ha senso parlare, ancora, di Librino come un “popoloso quartiere” ? Con i suoi 75 mila abitanti meriterebbe di riappropriarsi dell’appellativo di “città satellite” che al pari di ogni altra, vive realtà con esigenze diverse.L’approccio generalizzante che oggi viene usato dalla politica ci sta stretto, non è possibile pensare che “tutti” a Librino dobbiamo essere salvati, recuperati, sfamati!Perché mai un insegnate a Librino non educa ma “recupera” un bambino, perché a Librino un prete deve necessariamente trasformarsi in un prete a rischio?!Della nostra maturità politica acquisita in questi anni ne abbiamo dato prova davanti al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, che non è venuto per salvaci ma a darci un ruolo da protagonisti!”

 

In particolare, ieri con due comunicati gli On. Berretta e Bianco hanno sollevato la questione dei finanziamenti al quartiere che sarebbero a rischio: come stanno davvero le cose?Come si fa a spiegare un fatto, un presunto problema senza avere le carte in mano della situazione? Lei crede alle capacità divinatorie oppure alla solita scena da “asilo nido” dei politici catanesi?

“Sono dell’idea che è sempre bene sollevare a livello mediatico questioni cosi importanti per Librino, bisogna parlarne piuttosto che no!Anche la rete delle associazioni di Librino sta seguendo attivamente l’evolversi della situazione.Quello che mi aspetto nel nuovo modo di far politica è che finalmente si istauri un sinergismo fra la politica e le realtà che vivono il territorio sennò si rischia un “accanimento terapeutico” che fa soffrire l’ammalato con un inutile spreco di risorse”.

 Che lei ricordi, quando è venuto l’ultima volta a Librino l’on. Berretta? E l’on. Bianco? Quante volte li ha visti battersi sul territorio per un problema concreto?“L’on. Berretta e il sen. Bianco sapranno certamente rispondere più di me a questa domanda”.

Lei vive sul territorio da anni, bene, negli ultimi venti anni a chi devono ringraziare gli abitanti di Librino per come vivono- per così dire? E’ vero che a Librino, come in altri posti di periferia, in cambio dell’evasione di tasse, tributi, costi di servizi ed altro si ricavano voti e consenso?

“Questa è una realtà che non possiamo nascondere sotto il tappeto, Librino non è soltanto quello che ha partecipato “al Rito della luce”.Però mi sento dire, con onestà, che le cose sono precipitate alla fine della sindacatura Bianco.L’amministrazione di “destra” che è venuta dopo ha contribuito, certamente, a rendere schiavi gli abitanti di alcune realtà di Librino esercitando il meccanismo del voto di scambio.Trovo ugualmente strano,però, che le forze buone del centro sinistra catanese non siano riuscite ad opporsi efficacemente a questo sistema che è stato adottato anche dal centro cittadino. Possiamo forse non dire che oggi a Catania “tutto il mondo non è paese?”Come mai non riusciamo più a capire il “linguaggio delle periferie” che fino agli anni ottanta erano considerate le “zone rosse” per eccellenza?!Credo che in questo momento di confusione, la buona politica, debba dar precedenza a chi si impegna per ricucire questo stappo!”

Secondo una tesi alla moda in periodo preelettorale, il problema anche a Librino sarebbe stato Berlusconi. Che dopo aver partecipato all’attentato al Papa nel 1981, sarebbe stato responsabile anche del degrado del quartiere. Lei che conosce uomini e cose di Librino condivide questa tesi?

“Benanti, questa non l’ho capita!”

Quanto costa oggi un voto a Librino? Costa di più un voto di sinistra o uno di destra? Il posto di lavoro viene chiesto a tutti, oppure a quelli di centrodestra?Quando sente parlare di attenzione ai quartieri popolari, a Librino in particolare, dai politici dei vari schieramenti prova più speranza o più terrore?

“Tutti i voti costano siano essi di destra che di sinistra!Con una differenza sostanziale però : a destra paga sempre il “politico di turno” a sinistra “pagano” le persone che ci credono ancora!”

Se la sente di fare una previsione: le diciamo quale. Quando finiranno le elezioni, a suo avviso, quante feste da ballo e quanti thè al limone si potranno sorbire al lungomare e al corso italia in nome di Librino? Ci dica eventualmente un numero: più o meno di un milione?

“Molto dipenderà dal risultato delle elezioni!” 


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