di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Catania show: la Cidec sull’ “affaire” Camera di Commercio
Pubblicato il 10 Aprile 2014
Presa di posizione dell’associazione di commercianti…
“non possiamo esimerci dal commentare la scandalosa situazione che è avvenuta e che sta avvenendo alla Camera di Commercio di Catania, interessata in questi giorni dall’elezione del presidente e della giunta camerale.
Il salotto buono della Città è finito nelle mani degli untori. La Confindustria e i loro fiancheggiatori credono di trovarsi in un qualche proscenio politico di bassa lega, tentando di riproporre il peggio della politica con tentativi di spartizioni da Prima Repubblica.La Camera di commercio di Catania, negli ultimi anni diventata il fulcro delle attività economiche e professionali della città, per i palesi appetiti di codesti trasformisti che pensano di poter lucrare sulle spalle delle categorie produttive di questa città, sta vedendo infangato il proprio ruolo di garanzia. Stanno portando via la “roba” verso le rotte “Siracusane”, spaventati dall’impatto che l’abolizione delle province e la creazione di nuove forme di partecipazione territoriale avranno anche sulle Camere di Commercio che, necessariamente, dovranno subire le stesse trasformazioni. Alcuni con flirt e corteggiamenti, con i giochi incrociati e promesse, ripropongono schemi ormai abrogati, figli di un totale malcostume che non possiamo permettere si riproponga.Un pezzo importante della Camera di Commercio di Catania e delle partecipazioni che essa ha sul nostro territorio non possono certo prendere il largo fagocitando gli appetiti aretusei. Insensata è la posizione assunta in questa vicenda dai “buoni catanesi” della cosiddetta “maggioranza” della C. di C. Costoro non hanno e non stanno comprendendo la gravità dei loro gesti, dannosi per tutto il territorio etneo.La CIDEC Catania condanna con forza tutto questo e non abbassa la testa. Non solo per la propria dignità e rispettabilità, ma soprattutto per i propri associati, meritevoli della massima tutela rispetto a queste annose e annichilenti vicende.
CIDEC CATANIA”.
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