Catania

“Catania Show”: Trantino “sfiduciato” dalla “sua” maggioranza. Ecco il documento -“dimenticato” dai media- che entra nella Storia “tragicomica” della politica rossazzurra

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a cura di “trascinatore di folle” (ma non di camerieri) Marco Benanti.

“Scomparso” dalle cronache dei media rossazzurri, pochi giorni fa, dal consiglio comunale di Catania è arrivato un documento di “sintesi istituzionale dei Sigg.ri Capi Gruppo” che fa sensazione.

Basta leggerlo, in particolare la seconda parte. Un attacco è dire poco: un vero e proprio “atto di sfiducia” nella sostanza politica. Al di là dei bizantinismi, viene fuori una critica netta e una presa di distanza che dovrebbe fare riflettere lo “sceriffo di Catania”. Lo farà? Si tratta di parole quelle del documento che non ricordiamo di avere mai letto in un documento politico contro un sindaco. Da parte della “Sua” maggioranza…

Ecco il testo integrale del documento:

“Comune di Catania

Presidenza del Consiglio Comunale

Il Presidente

Prot. n. del

Oggetto: documento di sintesi istituzionale dei SIgg.ri Capi Gruppo.

                                                                                          Al Sig. Sindaco

Nel corso della Conferenza dei Capi Gruppo riunitasi in data 14 novembre u.s. i Capi Gruppo hanno manifestato la volontà di esplicitarLe il pensiero condiviso da tutti i presenti, a seguito del momento storico della vita politica cittadina in cui si evidenzia una probabile frattura tra l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale.

In anteprima preme evidenziare che il rapporto tra l’Amministrazione ed il Consiglio Comunale, oltre ad avere regole di “cortesia istituzionale” è altresì normato dal nostro statuto che all’art. 28 “Rapporti con il Consiglio Comunale” elenca gli ambiti e le modalità di interazione del Sindaco ed i componenti della Giunta con il Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale ha inteso fin dall’insediamento essere parte politica attiva anche per dare pieno sostegno all’amministrazione cittadina, tradurre le aspettative dei cittadini in azioni concrete e lavorare per il bene della città.

Diventa pertanto fondamentale una concertazione più stretta e un dialogo più attivo tra il Sindaco e il Consiglio Comunale, un organo che, con una solida maggioranza di 31 consiglieri su 36, rappresenta una componente essenziale, appunto, di una politica condivisa e partecipata.

L’impegno del Consiglio Comunale è sempre stato quello di essere costruttivo e collaborativo, nelle componenti di maggioranza e opposizione, partecipando con serietà al progetto politico comune, non solo approvando, sempre per tempo, delibere vitali per la città, ma anche diverse mozioni e ordini del giorno che, purtroppo, in moltissimi casi, non hanno avuto la dovuta attenzione o, ancora peggio, una risposta.

In quest’ottica si ribadisce l’importanza di un maggiore confronto tra il Sindaco e il Consiglio Comunale, voce fondamentale dei cittadini e non semplice destinatario delle scelte.

Al Sindaco si chiede, pertanto, di assumere un ruolo di sintesi politica, dialogando costantemente con tutti i gruppi consiliari, soprattutto con quelli della Sua maggioranza, affinchè ogni scelta sia il risultato di un processo partecipato e coerente.

I Consiglieri Comunali, dal canto loro, quotidianamente impegnati nelle commissioni e a contatto con i cittadini, hanno il dovere di rappresentare le loro esigenze e valutare l’impatto delle politiche attuate.

Da questo nasce la richiesta forte e costruttiva per un confronto più aperto e diretto tra Sindaco e Consiglio, affinchè l’azione amministrativa risponda in modo efficace e concreto alle aspettative della cittadinanza catanese.

Quanto affermato in una recente intervista del Sindaco potrebbe far apparire lo stesso più affascinato dalla disintermediazione, ossia dalla possibilità di parlare con il suo popolo di riferimento senza passare dalle istituzioni rappresentative.

La fascinazione è comprensibile, ma è pericolosa.

Perché gli applausi (o i fischi) non sono rappresentativi. Possono entusiasmare e possono deprimere. Ma sono entrambi fallaci.

Da qui la richiesta corale affinchè il sindaco recuperi immediatamente  il rapporto con il Consiglio Comunale, una scelta magari meno affascinante, ma certamente, realmente rappresentativa, istituzionale, più sicura per la città e per gli stessi organi elettivi.

Del resto la conferenza dei  Capi Gruppo ha sempre svolto il proprio ruolo in modo costruttivo, imprimendo sempre celerità per ogni decisione importante, nell’esclusivo interesse della Città.

Pertanto, alla luce di quanto su esposto, si chiede di concordare una urgente conferenza dei Capi Gruppo, durante la quale, in Sua presenza, si possa trovare la sintesi comune tra Giunta e Consiglio Comunale.

Letto e approvato nella Conferenza dei Capi Gruppo del 20 novembre 2024. 

                                                                                                 Il Capo Gruppo di FDI

                                                                                                 Il Capo Gruppo FI

                                                                                                 Il Capo Gruppo Prima l’Italia

                                                                                                Il Capo Gruppo Mpa-Grande Catania

                                                                                                Il Capo Gruppo Trantino Sindaco

                                                                                               Il Capo Gruppo Noi Democratici- Nuova Dc

                                                                                              Il Capo Gruppo Partito Democratico

                                                                                              Il Capo Gruppo  Misto

IL Presidente

Sebastiano Anastasi”.

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Benanti

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