di iena culturale
C’è un “pazzo” di nome Antonio Presti che da anni dona alla città piccoli e grandi eventi. Non chiede soldi. Da buon mecenate da sempre pensa lui a tutto. L’unico compito dell’amministrazione dovrebbe essere quello di sostenerlo, aiutarlo nell’organizzazione, fornirgli tutto il supporto necessario. Tutto questo dovrebbe essere normale, ma non a Catania. I nostri amministratori hanno altro da fare.E così nel “Rito della luce” di Fiumara d’arte, che coinvolge 10 mila studenti di 50 scuole per 4 giorni, “brilla” per assenza l’amministrazione comunale.Per l’apertura dell’evento, ospitato aI “Boggio Lera”, nessuno ha pensato di chiudere al traffico la via Quartarone, inviare dei vigili urbani, destinare del personale comunale per fornire un aiuto. In mancanza di tutto questo la strada è diventata una bolgia di auto e persone e la zona è andata in tilt per qualche ora. Peccato! L’avvio, non è stato dei migliori, ma non per colpa degli organizzatori. A loro va il merito d’aver messo in piedi per il secondo anno una iniziativa unica nel suo genere. All’amministrazione va invece la nostra critica per aver perso una buona occasione per sostenere chi da sempre dimostra di amare questa città. Non a parole, ma con fatti concreti. Bravo Antonio!
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