Catania, Stancanelli, l’auto blu e la trasferta palermitana: comunicato stampa di “ienesicule”

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Prendiamo ufficialmente posizione con una nota che abbiamo inviato ai colleghi giornalisti: come sempre al lettore ogni riflessione.a cura di redazione ienesicule 

In riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, con le quali intendeva replicare ad una nostra puntuale inchiesta nella quale abbiamo espresso qualche perplessità in merito alle modalità e alle finalità della sua trasferta a Palermo, avvenuta giovedì 7 giugno scorso, con tanto di auto blu e autista del Comune di Catania, questa testata giornalistica online, con in testa gli autori del servizio in questione, ossia il direttore Marco Benanti e l’inviato Fabio Cantarella, respinge con fermezza le gravi e diffamatorie espressioni utilizzate dal sindaco Raffaele Stancanelli a commento di quanto accaduto.Accusarci di essere un organo d’informazione creato “…al solo scopo d’intossicare la vita pubblica cittadina…” e, ancora, di agire “…al solo scopo di denigrare le istituzioni e le persone che le rappresentano” è gravemente lesivo della nostra professionalità ed immagine e tradisce un’insofferenza crescente verso la critica giornalistica, legittima ed esercitata nel rispetto delle regole, e per la funzione di controllo pubblico che esercita la stampa. Altresì gravemente diffamatorio è accusarci di essere dei calunniatori, cosa che il sindaco ha fatto non solo su lasiciliaweb.it ma anche nei tg di diverse emittenti televisive a diffusione regionale.Al signor Sindaco ricordiamo che “ienesicule.it” produce la media di quindici inchieste giornalistiche a settimana e nelle rarissime volte che qualcuno ha ritenuto di proporre querela la magistratura ha sempre certificato la correttezza del nostro operato. Già questo dovrebbe essere sufficiente al fine di chiarire la professionalità, il coraggio e l’onesta di Marco Benanti e Fabio Cantarella. E ci rammarica dover constatare che nessuno dei colleghi che ha trattato la vicenda e dato spazio alle inaccettabili dichiarazioni del primo cittadino di Catania abbia avvertito il dovere di contattare gli interessati al fine di acquisire la loro versione dei fatti. Preoccupa, altresì, che nessuno degli organismi di rappresentanza della categoria dei giornalisti abbia avvertito il dovere d’intervenire a tutela del serio lavoro dei colleghi e per biasimare le frasi ingiuriose profferite dal primo cittadino di Catania nei confronti di due giornalisti autori, in oltre dieci anni di attività, di miglia d’inchieste senza mai aver ricevuta una sola condanna!Oltretutto, nella sua replica, il sindaco di Catania ha parzialmente riconosciuto la veridicità di quanto da noi riportato salvo poi definirci dei calunniatori. Con buona pace della coerenza, quindi!Alla fine, ci chiediamo, che credibilità può mai avere uno come Raffaele Stancanelli che per tre anni e mezzo ha ricoperto contemporaneamente le cariche di senatore e di sindaco Catania e ha ritenuto di dimettersi da senatore solo allorché è stato “invitato” da una sentenza a optare tra le due impegnative funzioni pubbliche? Una grande città che peraltro necessitava di un impegno a tempo pieno visto lo stato in cui la malapolitica l’ha ridotta!

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Redazione Iene Siciliane

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