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Catania “Stancanelli sismico”, l’ex sindaco su “La Sicilia”: “per i tecnici dell’Università il ponte era solido”
Pubblicato il 20 Agosto 2013
Dichiarazioni sul Tondo Gioeni, che confermano tutti le perplessità sull’ “emergenza” che il Palazzo ha lanciato nell’ “etere della propaganda”…
“…posso solo dire che noi ci siamo comportati da buoni amministratori e nel momento in cui ci siamo trovati a dover decidere se abbattere o no il ponte abbiamo cercato di capire se il ponte era strutturalmente in condizioni di efficienza o meno. E c’era un solo modo per saperlo: affidare una perizia tecnica ad un organo terzo, il Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università che ha certificato che il ponte era in condizioni strutturali ottime e poteva regolarmente svolgere il suo compito. Aveva bisogno soltanto di opere di consolidamento. Noi abbiamo deciso di lasciare lo status quo perchè da un punto di vista della mobilità tutti i tecnici avevano detto che erano probabili grandi ingorghi senza cavalcavia”
Allora come si spiega la fretta del sindaco Bianco?
“Questo io non lo so. Ora però vengo a sapere che forse faranno un concorso di idee e che stanno studiando un sottopasso: ma allora non è vero che il consolidamento avrebbe fatto spendere più soldi visto che adesso bisognerà prevedere altri fondi per un eventuale sottopasso…”
Così Raffaele Stancanelli oggi 20 agosto 2013 su LaSicilia (pag 23), rispondendo alle domande del giornalista Giuseppe Bonaccorsi.
Insomma, chi ha amministrato la città negli ultimi cinque anni dice chiaro che “il Dica dell’Università ha certificato che il ponte era in condizioni strutturali ottime”.
E allora perchè lo hanno abbattuto? Ci si dovrebbe chiedere: questo in una città normale, non in questa Catania stordita -o meglio che si fa stordire- dalla propaganda del Palazzo. E che dire del sottopasso? Ma il famoso risparmio dove finirebbe -appunto come dice Stancanelli- nel caso lo si realizzasse?
Ma quante balle si devono sentire ogni giorno in questa città di teatranti!
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