Altri dati di cronaca dell’incontro pubblico di Raffaele Stancanelli, “orfano” dei big del centrodestra. Ecco quanto accaduto (nella foto Gianni Salvo parla al microfono)…
di iena maleducata marco benanti
Il pomeriggio di “Stangatutto” è cominciato un po’ in sordina. Davanti ad un pubblico che col passare del tempo ha aumentato il suo grado d’attenzione (nella foto)
sul palco dell’Odeon hanno “aperto le danze” i ggiovani. Uno s’immagina “frizzi e lazzi”. E invece, eccoti interventi seri, compassati, puliti. Con un po’ di retorica che guasta sempre.Sotto lo sguardo di Diego Cimino interviene l’avv. Ferrara. Ed sembra di tornare ai tempi del “Maurizio Costanzo show”. Frasi d’orgoglio…del “ritorno in patria”. Si dice ottimista, ma arrabbiato e poi c’è chi gli ha detto: “ma chi te lo fa fare a tornare a Catania?”. La sua, allora, è una “rabbia positiva”: dalla lamentela passiva alla proposta costruttiva. Ma quali problemi ha Catania? Ci vogliono servizi. Ma c’è scarsa pulizia. Colpa dei cittadini. Altro che sempre prendersela con l’amministrazione. Sembra una frase da Villa Pacini, con i vecchietti che parlano dei “tempi che furono”. Che malinconia!Chi ci tira su? Vediamo la dottoressa Lucia Polizzi, dottore di ricerca. Non ha origini catanesi, ma dice “amo Catania”. Che problema solleva la dottoressa Polizzi? Il parcheggio a Catania. E le multe dei vigili urbani. Sembra di stare in fila alla posta, con la lamentela del multato di turno. Ci sono, poi, i maleducati, i violenti, i bulli della via Etnea del sabato sera. Ci vuole cambiamento. Sembra di sentire mia nonna.
Viene in soccorso –per così dire- Gianni Salvo: ci vuole la formazione. Per i ggiovani. Non quella della Regione, quella della scuola e della famiglia per combattere la devianza giovanile. Si deve partire dal bambino, parametro più importante dell’universo.Dice Salvo che ci vorrebbe sindaco a misura d’uomo e di bambino, si deve parlare di musica, di teatro, tutto un corredo per determinare un senso civico. Prima attenzione al mondo della scuola. E siamo arrivati –idealmente- in un salotto del centro. Magari “di sinistra”. Anzi no “progressista”.Arriva il prof. Francesco Milazzo, sguardo serio, parla di Università, ricorda commosso il prof. Arcidiacono. Ma perchè non vediamo il buono che abbiamo a Catania? E allora chi ti parla di “giovani catanesi sedotti e abbandonati”.Diego Cimino, il Salvo La Rosa della serata. Ah, questi esempi tivvù!
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