“Questo non è amore”. Il motto della campagna permanente di sensibilizzazione promossa dalla Polizia di Stato ha scandito i diversi momenti di riflessione programmati dalla Questura di Catania per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Questa mattina, nell’Aula delle Adunanze del Palazzo di Giustizia, la Polizia di Stato e l’Ordine […]
Catania “straordinaria”: io, infiltrato accreditato a Palazzo degli Elefanti tra addetti stampa abusivi e ascari multi incaricati
Pubblicato il 26 Febbraio 2014
di Ignazio De Luca
Stamani mi sono recato, come prescritto dall’ufficio stampa del Comune, alle nove in punto, nel Salone Bellini di Palazzo degli Elefanti, in occasione della visita del Presidente Napolitano. Tenevo ben in vista, sulla giacca, il mio “pass” col numero 170. Appena prendevo posto nell’angusta area riservata alla Stampa, costantemente sorvegliata a vista da quattro poliziotti, puntuale scattava la miserabile rappresaglia di alcuni figuri per quanto avevo scritto sull’ufficio stampa del Comune. Devo dire che per qualche minuto, l’aria respirata a Palazzo degli Elefanti piuttosto che alla tanto decantata, dalla Giunta Bianco,”Primavera”, assomigliava a quella zarista, oppressiva e assolutistica del Palazzo d’Inverno dei primi anni venti del secolo scorso.
Con incedere voluminoso ed ebetica smorfia si avvicinava “mister Asec 60.000 euro”, per chiedermi il tesserino di giornalista, al che rispondevo di andare nella sua sede naturale di via Colombo a guadagnarsi il pane e di smucarsi gli occhi, aguzzando la vista per ” ammirare ” il mio pass n. 170. Si allontanava con incedere inelegante e con la coda in mezzo alle gambe. Ma non era finita.
Dopo qualche minuto si avvicinava il pluri incaricato della Municipale trasporti, della roccia e di chissà che altro, invitandomi a seguirlo; con strafottente strafottenza rispondevo che ancora la qualifica di agente di P. S. non gli era stata conferita e poteva stare fresco perché non mi sarei mosso da dove mi trovavo. Stizzito, l’ascaro incaricato e probabilmente mandato, si dirigeva dal funzionario di Polizia in possesso della lista con gli accrediti dovendo, perciò desistere da ulteriore malafiure.
Questi sono i soggetti, vecchie conoscenze mummificate degli schieramenti politici rossoazzurri, che nella sempre evocata Primavera, dovrebbero far rifiorire la nostra disastrata Città. Infine un dubbio: ma quale competenze ha l’esperto di roccia per essere incaricato liquidatore della vecchia Municipale Trasporti?
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