Dall’iniziativa goliardica del centrodestra di oggi indicata l’ennesima scadenza: il 18 gennaio!Segnatelo. Anche sulla vostra cartelladi iena al tavolo da gioco
Tanto per cambiare, dall’ultima manifestazione per il fallimento del Tondo Gioeni (l’ abbattimento di un ponte che ha messo col culo per terra decine di migliaia di catanesi da mesi a causa dell’incapacità gestionale dell’amministrazione comunale) è arrivata l’ennesima data di conclusione lavori per la rotatoria che dovrebbe -ma non sarà così- secondo quanto dice Palazzo degli Elefanti risolvere i problemi di traffico.
Oggi, mentre i consiglieri di centrodestra realizzavano la loro finta inaugurazione, sono arrivati l’assessore comunale ai lavori pubblici Luigi Bosco e il direttore dei lavori Rosario Mirone.
Naturalmente, quando c’è da metterci la faccia -anche su questa vicenda- arriva l’ing. Bosco. Il sindaco non è pervenuto.http://www.ienesiciliane.it/cronaca/12945-catania-spettacolare-flop-tondo-gioeni-altro-che-natale-per-la-rotatoria-nuovo-probabile-rinvio-si-compri-un-calendario-allassessore-bosco.html
Insomma, parrebbe che Bosco abbia, fra le sue deleghe, anche quella “alla mala cumpassa”. E lui, impavido e stoico, tira dritto: Bosco, lo abbiamo scritto tante volte, è persona di spessore e competenza. Resta da capire fino in fondo il ruolo che sta avendo in questa vicenda.
Ma cosa è venuto fuori oggi? La data del 18 gennaio come conclusione della rotatoria, in via di esecuzione.p>
Mirone, invece, ha evidenziato per spiegare i ritardi “…una serie di inconvenienti dovuti a questioni tecniche causate dalla non conoscenza della ubicazione dei sottoservizi…” Niente male come giustificazione. Del resto, si è ripetuta la solfa dell’ “emergenza sismica”, una giustificazione che -carte alla mano- non regge. Ma lo si ripete, secondo tecniche propagandistiche di “stampo berlusconiano”: ripeti tante volte una cosa non vera, molti ci crederanno…
E tanto per cambiare -visto che si gioca coi numeri- si è ripetuto che i quattro mesi famosi del cronoprogramma dei lavori scadono a metà gennaio. Ma allora sono stati davvero all’altezza della situazione quelli dell’impresa! O no?
Peccato che per l’assessore Bosco l’opera aveva tre fasi difficili, cioè la demolizione del cavalcavia, lo spostamento dei sottoservizi e il reperimento dei fondi: “per questi step l’amministrazione e l’azienda meritano un bel 8 per i lavori ordinari, invece, devo dare all’impresa solo un 6 meno, meno…”
Nessuna contraddizione fra le due dichiarazioni?
Ma vuoi vedere che adesso che i soldi dell’appalto (legittimi, naturalmente) all’impresa sono arrivati (le rassicurazioni dell’amministrazione comunale, con Bosco in testa, non si contano più) i lavori “voleranno”? Ci sarà stato un qualche legame fra i due aspetti?
Allora, comunque, per Capodanno giochiamo i numeri del Tondo Gioeni a tombola. E poi, come accade spesso nella vita, quando il denaro affluisce tutto si risolve. Le chiamano, appunto, “scelte di vita”.
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