Catania “svolta a sinistra”: il Pd e il sottosegretario Berretta festeggiano il principe Notarbartolo. Fra drink, pastette e dj


Pubblicato il 23 Giugno 2013

Serata epocale in pieno centro (ma idealmente con il pensiero alla periferia) per un evento emblematico del “cambiamento” che si respira sotto il vulcano… di iena plebea

Unico “neo” politico della serata è che si è mangiato male, poca roba. Senza un arancino -che so- magari al sugo. E polpette? Manco una. Eppure di “polpette” (per i non catanesi, traduzione di “cose false, finte”)ne sono state fatte tante negli ultimi mesi. Ma che ci volete fare, quelli del piddi sono così. E poi l’abbigliamento! Che donne! E che chiccheria! Roba di classe. In mezzo tanti discorsi fondamentali per il futuro di Catania: così si è dipanata la serata organizzata dai “Berretta boys” in onore di Nicolò Notarbartolo, commercialista in Catania. Principe. Eletto al consiglio comunale per i “democratici”. Un aristocratico democratico? Nessuna contraddizione: un medio borghese eletto dalla media borghesia che si avvale del “voto libero” di piccola e media borghesia. Che ha già qualcosa e magari se ne attende altre?

 La chiamano “svolta”. E naturalmente, si festeggia in centro, a due passi dagli uffici della cosiddetta giustizia: ambientazione perfetta. Per la “grande beffa” -avrebbe detto qualcuno di sinistra? Chissà, di certo, una serata chic, a base di tante cose, di tanti discorsi, ma non ne ricordiamo nemmeno uno: forse non era così rilevanti?

In un angolo de “io cambio Catania”, teatro dell’evento, ecco cosa abbiamo visto: una lapa traina il “cambiamento”? Una volta si parlava di locomotiva…

Il vuoto va, comunque, colmato, magari con un dj e la tivvù: c’era la nazionale. Cosa meglio di un Italia-Brasile per concludere l’evento? Ci ricordiamo appena che il sottosegretario alla giustizia Giuseppe Berretta dovrebbe avere detto che hanno vinto loro! Un “contributo” fondamentale alla vittoria di Bianco. Che loro detestano. E dissero che non l’avrebbero votato.

Ora con la “svolta” tutti sul “carro”? Pare proprio di sì, ma il “nocchiero” accetterà “viaggiatori” dell’ultim’ora? 


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