Leggendo l’intervista -a La Sicilia di oggi- rilasciata da Enzo IV e un pezzo sotto sulle “alternative anticaos”, si stenta a capire dove va a parare l’amministrazione comunale, anzi no, si capisce…
1)”…Innanzitutto vorrei dire che abbiamo dato prova di straordinaria efficienza e mi sono assunto la responsabilità di decidere. Tutto ha funzionato perfettamente, nonostante certi uccelli del malaugurio. Adesso la rotatoria, con flussi di traffico normali e anche superiori, reggerà…” Enzo Bianco dixit (La Sicilia, pag 25, 18 agosto 2013).
2) “Comunque, se occorre, abbiamo delle soluzioni. Abbiamo chiesto alla Regione un altro consistente finanziamento di 1,5 milioni di euro per mettere in sicurezza anche via Giuffrida, il ponte ferroviario di Ognina e studiare un sottopasso tra via Caronda e via Grassi. Era stato detto che non si poteva fare per una questione di dislivello e di sottoservizi, ma l’assessore Bosco ha spiegato che non esiste alcun problema insuperabile. Questa è l’ipotesi che stiamo studiando…” Enzo Bianco dixit (La Sicilia, pag 25, 18 agosto 2013).
3) “Nodo Gioeni, alternative anticaos” (Cesare La Marca, La Sicilia pag 24, 18 agosto 2013) “…’La viabilità attorno al tondo Gioeni sarà tenuta sotto costante monitoraggio -spiega l’assessore ai lavori pubblici Luigi Bosco- ma stiamo già lavorando per tutte le alternative possibili, per essere pronti con le adeguate soluzioni nel caso fosse necessario’…”
4)”…Si è detto che il suo assessore Luigi Bosco in un primo tempo era contrario all’abbattimento(domanda dell’autore dell’intervista, il giornalista Giuseppe Bonaccorsi, ndr)”Bosco, un assessore di altissima competenza, era legatissimo al ponte perchè suo padre era molto amico dell’ingegnere che lo aveva progettato. Però poi ha letto le carte, le ha studiate e ha fatto una valutazione…” Enzo Bianco (La Sicilia, pag 25, 18 agosto 2013)Ecco in due pagine di giornale quattro dichiarazioni. Tutto normale? E l’assessore Bosco amante del ponte per motivi di affetto familiare, come ti pare, catanese “in sonno”? Va bene pure questo? T’ammucchi macari chistu?Ma insomma, ci chiediamo: va tutto bene oppure ci vorrà il sottopasso?E il sottopasso sarà forse gratis? Quanto costerà?Quanto costerà ai catanesi il tempo di auto in più rispetto al passato per un pezzo di sistema viario cambiato a tamburo battente in una città dove le emergenze vere durano da decenni, senza soluzione? E ora c’è anche l’ipotesi di aprire il “by pass” su via Colle del Pino per collegarla a via Da Bormida. Niente male, ma allora come si va avanti? A tentativi? A culo? Rimettendosi forse alla Divina Provvidenza?E ancora: ma non si doveva risparmiare su tutto? Non era questo uno dei “cavalli di battaglia” del Palazzo? E il sottopasso?E gli “uccelli del malaugurio” chi sono? Piuttosto, invece dell’ “impresa” dell’abbattimento di un ponte, non si erano forse evidenziate le probabili criticità legate al futuro assetto viario?Ciao catanese, torna a “dormire”. A settembre ne riparliamo.
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