Lo scandalo dell’ “operazione manicomio” non finisce mai. Mentre a rilento continua il trasloco, decine e decine di fascicoli gettati all’ingresso di via Verona. E il comune paga due locazioni!
E non si trova uno straccio di “rivoluzionario” -di quelli che, ululanti e dal linguaggio cazzuto, popolano l’italietta- ad occuparsi della vicenda! Manco un parolaio qualsiasi, niente..
di iena antitruffa Marco Benanti
Come accaduto per tante altre vicende, questo dato del doppio pagamento –confermato dall’ufficio che si occupa delle locazioni al comune di Catania- non è stato scritto o detto da nessuno o quasi. A parte “Magma”. Tutto normale? E i politici? I sindacalisti? Gli intellettuali, i professori? Che dicono lorosignori? A parte Enzo Bianco che ha preso impegni precisi contro l’ “operazione manicomio”, per il resto c’è stato tanto silenzio e poche parole precise, decise sulla vicenda.C’è un silenzio trasversale, una voglia di “tirare avanti” come sempre, che a Catania è una sorta di “malattia” letale. Per la città e per il suo futuro. Si guarda dritto anche in via Verona, nella fatiscente sede dove regna il caos: un caos disorganizzato, in perenne precarietà.
Ebbene, ci sono fasciscoli su fascicoli sotto la scivola dell’ingresso principale: li abbiamo fotografati. Passano gli avvocati, passano i giudici, passa il personale amministrativo, passano gli utenti del tribunale, ma non si ferma nessuno o quasi a guardare. Chili su chili di carte al vento, gettatti, ammassati, aggrovigliati, fra carpette e fogli bagnati o deteriorati. Qualche avvocato si ferma e guarda: ci sarà magari qualcosa che lo interessa? All’interno, si avverte che i fascicoli di parte devono essere ritirati al più presto, prima di andare al macero. Dalle risposte ottenute in Tribunale viene fuori che quelli ammassati sono fascicoli di parte, ma non c’è per caso altro? E in ogni caso è questo il modo per consentire a dei legali di occuparsi dei loro casi? E si tratta di lavoratori, di gente magari in pensione, di persone deboli,insomma…Eppure, basta leggere quanto scrive, nell’ultima relazione letta per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, il Presidente della Corte d’Appello di Catania Alfio Scuto proprio in tema di tribunale lavoro per rendersi conto a quale livello di degrado si è arrivati:”…Nella Sezione Lavoro del Tribunale di Catania si mantiene la condizione di assoluta inadeguatezza del numero di magistrati addetti -in organico dieci unità ma allo stato, effettive, solo sei- accentuata dal trasferimento ad altri uffici di giudiziari di ben tre unità e dal collocamento in quiescenza nel dicembre 2001 del presidente titolare. Permane senz’altro la situazione di estrema urgenza in cui operano i singoli magistrati addetti all’ufficio, essendo questo caratterizzato con evidenza da un carico lavorativo che può senz’altro definirsi assolutamente intollerabile.”Tradotto: dalla relazione di Scuto viene fuori che sono pendenti oltre 10.000 perocedimenti per quanto riguarda il settore lavoro, mentre in materia di previdenza la pendenza è di oltre 12.000 procedimenti!Di fatto, in queste condizioni, una causa di lavoro dura in media sette anni! E il lavoratore licenziato o precario, nel frattempo, come campa? Interessa a qualcuno questa condizione? Attendiamo risposta.
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