Presa di posizione su un tema “caldissimo” in città…
Caos negli uffici giudiziari. Lamentele e proteste ci sono da tanto tempo, ma questa volta la sofferenza del pubblico e degli avvocati è andata oltre il segno. E’ per questo che un gruppo di cittadini e di legali si è rivolto ai rappresentanti dell’Associazione Officine Siciliane di Maurizio Caserta. Caos, urla, sovraffollamento, mancanza di sale per incontrare le parti in causa, difficoltà per discutere le cause, cancelleria quasi irraggiungibile, questi sono solo alcuni dei problemi che quotidianamente affliggono il tribunale di Catania.”La questione delle sedi giudiziarie fu un tema riccamente dibattuto in campagna elettorale, ora pare caduto nel dimenticatoio.” Ad affermarlo è Loredana Mazza, presidente dell’associazione e terminale dell’insofferenza degli operatori della giustizia. “I colleghi avvocati sono arrivati al punto che discutono le cause che difendono con magistrati che occupano lo stesso tavolo di altri colleghi impegnati in altri dibattimenti. E’ evidente che non si produce più diritto con la necessaria serenità. Rischiamo tutti ogni giorno la fine della giustizia.”
L’associazione ha quindi proposto di definire un programma certo per trasferire la sede giudiziaria in un immobile consono e adeguato. “La scelta del palazzo delle Poste sembrava la più adeguata, ma la novità che quel palazzo non potrà essere usato, fa pensare ad alternative anche fantasiose, ma necessarie.” A dichiararlo, Maurizio Caserta, leader del movimento.
“La nostra amministrazione ha messo al centro della sua azione la legalità, è giusto che metta all’attenzione anche la questione della giustizia, contando anche sulla presenza del Sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta.” Secondo Caserta, la soluzione deve essere trovata subito. “Qui non è in gioco un semplice metodo, qui stiamo parlando di uno dei pilastri del vivere civile. Se non avremo subito aule di giustizia adeguate, non muoveremo più un passo verso lo sviluppo.”Il presidente Loredana Mazza ha anche proposto delle soluzioni per l’ immediatezza e cioè ” una migliore utilizzazione degli spazi del tribunale consentendo l’ utilizzo delle biblioteche del tribunale per cause civili, consentire l’ uso della sala delle adunanze, rendere più razionale l’ uso delle aule normalmente destinate alle udienze penali e che taluni giorni sono vuote”.
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